“Ti ammazziamo, italiana di m…”: esponente di FdI assalita dagli spacciatori africani a Torino

14 Gen 2024 12:12 - di Guido Liberati
Verangela Marino

Aggredita dai pusher nordafricani con minacce di morte: la denuncia arriva da Verangela Marino, capogruppo di FdI della Circoscrizione 6 a Torino. L’aggressione giovedì 11 gennaio, quando l’esponente di FdI è stata insultata e assalita mentre si trovava nel parco pubblico torinese di via Cigna, già teatro di episodi di violenza e degrado.

Verangela Marino racconta la drammatica aggressione subita

Marino ha cercato di documentare con altri cittadini la situazione insostenibile, ma «a seguito di alcuni scatti all’interno del parco due individui uno di origine centro africana è una donna probabilmente tossicodipendente, inizialmente si sono avvicinati con fare minaccioso dopodiché l’uomo si è scagliato contro di me cercando di portarmi via il telefono ma per fortuna senza riuscirvi, in quanto sono riuscita a reagire tempestivamente con l’aiuto dei due cittadini e purtroppo ho riportato una prognosi di 15 giorni con lesione al braccio destro e al collo». Aggressione accompagnata da minacce pesanti. «Ti ammazzo, sei una p… di m… italiana di m…ti faccio male, qui non devi venire, guardati le spalle prima o poi ti facciamo male, stai attenta».

A Barriera di Torino situazione insostenibile

Dopo l’aggressione e la denuncia sono arrivate parole di solidarietà nei confronti della capogruppo di FdI della Circoscrizione 6.  «Credo che quanto è accaduto in via Cigna – ha scritto ancora la Marino sulla sua pagina Fb – sia uno dei tanti esempi che dimostrano quanto la situazione sia totalmente fuori controllo e non parlo solo di Barriera, ogni giorno alcune circoscrizioni di Torino finiscono nelle testate di cronaca, circa atti vandalici, danneggiamenti alle attività commerciali, risse, spaccio, aggressioni, minacce nei confronti dei residenti, ritengo che è arrivato il momento di prendere dei seri provvedimenti e non perché lo dice la capogruppo di Fratelli d’Italia in circoscrizione 6. Ma perché nessuno dei cittadini, compresa la sottoscritta, dovrebbero essere liberi di poter circolare all’interno di un parco pubblico o semplicemente accompagnare il proprio figlio a scuola o svolgere il proprio lavoro in totale sicurezza».

E ancora. «Non vi nego di aver passato un brutto quarto d’ora, insieme ai residenti che erano con me quel giorno, e non vi nego che nella testa mi sono passati tanti pensieri, Ma poi sentendo ognuno di voi, ho capito che non bisogna mollare. Ed è per questo che questa mattina con la solita grinta di tutti giorni, un po’ acciaccata ho deciso di ritornare in strada per svolgere il mio lavoro – ha concluso l’esponente di FdI – insieme a tutti quei cittadini che non hanno voglia di arrendersi«.

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