Terremoto in Giappone, sale il numero dei morti: si scava tra le macerie. Meloni: “Pronti a fornire tutto l’aiuto”

2 Gen 2024 8:00 - di Agnese Russo
terremoto giappone

È salito ad almeno 48 morti e 50 feriti, 14 dei quali gravi, il bilancio del violento terremoto che ha colpito il Giappone. Si tratta, però, di numeri con ogni probabilità destinati a crescere, in una situazione in cui risultano ancora molti dispersi e si scava tra le macerie. “Dobbiamo correre contro il tempo per salvare vite”, ha detto il premier Fumio Kishida, confermando “danni molto significativi”, crolli e incendi. È rientrato invece, già alcune ore dopo il sisma, l’allarme tsunami, che aveva destato grandissima preoccupazione anche in Paesi limitrofi.

Meloni: “Siamo pronti a fornire tutto l’aiuto necessario”

Al Giappone è giunta la solidarietà del governo italiano, tramite un messaggio del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “L’Italia è al fianco del popolo giapponese in questo momento difficile. Rivolgo al primo ministro Kishida le condoglianze per le vittime del terremoto”. “Siamo pronti a fornire al Giappone tutto l’aiuto e il sostegno necessari”, ha aggiunto Meloni.

In Giappone una nuova scossa di terremoto nella notte. Rientrato l’allarme tsunami

Le scossa di Capodanno è stata di magnitudo superiore a 7. L’epicentro è stato nella prefettura di Ishikawa, nel Giappone centrale, dove nella notte si è registrata una nuova scossa di magnitudo 5.6. Le autorità hanno però chiarito che in totale si sono contate oltre 50 scosse di intensità superiore a 3.2. A Wajima, nella prefettura dell’epicentro, si è registrata oltre la metà dei decessi accertati, sono crollati oltre 200 immobili, sotto una ventina dei quali si cercano dispersi, e si sono verificati diversi incendi. Il porto della città, inoltre, è stato colpito da onde importanti, ma non della portata temuta di tsunami devastanti. L’allarme in questo senso, che era scattato subito dopo il sisma e aveva messo in allerta anche le coste dell’isola e delle città russe di Sakhalin, Vladivostok e Nakhodka e la Corea del Sud, è infatti rientrato e le onde registrate non hanno superato il metro e 20 di altezza.

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