Storica sentenza negli Usa: il quadro di Pissarro rubato dai nazisti resterà nel museo di Madrid
Il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid è stato autorizzato a conservare un dipinto del pittore impressionista Camille Pissarro (1830-1903), saccheggiato dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo che una corte d’appello degli Stati Uniti ha ritenuto che la legge spagnola dovesse essere applicata rispetto a quella della California.
La decisione unanime è stata emessa da una giuria di tre persone della Corte d’Appello di Pasadena e chiude uno dei casi più controversi ed annosi negli Stati Uniti circa i furti di opere d’arte da parte dei nazisti.
Il caso del quadro di Pissarro saccheggiato dai nazisti
Il caso era incentrato sul dipinto di Pissarro “Rue Saint Honore, Apres Midi, Effet De Pluie” (1897), sottratto dai nazisti nel 1939 a Lilly Neubauer, una collezionista ebrea fuggita dalla Germania con il marito in Inghilterra. I suoi discendenti sarebbero poi arrivati negli Stati Uniti. Neubauer fu costretta a vendere il dipinto ai nazisti per 900 marchi, circa 360 dollari all’epoca e circa 7.895 dollari ai giorni nostri. Alla fine la Gestapo confiscò il dipinto e lei non fu mai pagata. La Neubauer presentò una richiesta di restituzione del dipinto nel 1948 e la Corte d’Appello degli Stati Uniti stabilì che il dipinto le apparteneva di diritto nel 1954. Ma non le fu mai restituito. Il dipinto passò di mano in mano fino a quando il Museo Thyssen-Bornemisza lo acquistò dal barone Hans Heinrich Thyssen-Bornemisza nel 1993.
La causa in un tribunale di Pasadena
Il nipote di Neubauer, Claude Cassirer, è venuto a conoscenza del luogo in cui si trovava il dipinto e ha presentato una richiesta per la sua restituzione nel 2001, intentando una causa quattro anni. Morto nel 2010, il caso è passato al figlio David Cassirer. Circa 15 anni dopo l’inizio della causa, il caso è arrivato fino alla Corte Suprema degli Stati Uniti e quindi rinviato alla Corte d’Appello di Pasadena. In questo caso, il tribunale doveva stabilire se le leggi della California, dove era stata intentata la causa, o quelle della Spagna avrebbero prevalso sull’altra per poter prendere una decisione sulla restituzione delle opere d’arte. Nella sua ultima decisione, il tribunale ha convenuto che “i nazisti hanno rubato il dipinto a Lilly Neubauer”, ma ha dovuto utilizzare il test di scelta della legge californiana per determinare quale legge applicare.
“Concludiamo che, in base ai fatti di questo caso, gli interessi governativi della Spagna sarebbero più danneggiati dall’applicazione della legge californiana di quanto non lo sarebbero gli interessi governativi della California dall’applicazione della legge spagnola”, ha scritto il giudice Carlos T. Bea nella sentenza. “Pertanto, applicando il test di scelta della legge californiana, riteniamo che si debba applicare la legge spagnola”.
In un parere concorde, il giudice Consuelo Callahan ha affermato che, sebbene la legge abbia portato alla conservazione del dipinto da parte del museo in Spagna, il Museo Thyssen-Bornemisza avrebbe dovuto consegnarlo volontariamente alla famiglia per onorare il suo impegno a restituire alle vittime le opere d’arte saccheggiate dai nazisti.