Pnrr, Fitto: “Il pagamento della quinta rata tra febbraio e marzo. Finora incassati 102 miliardi”

23 Gen 2024 15:02 - di Agnese Russo
quinta rata pnrr

È atteso entro febbraio, “massimo marzo”, il pagamento della quinta rata del Pnrr. A spiegarlo è stato il ministro degli Affari Europei, Raffaele Fitto, ricordando che con il pagamento della quarta rata l’Italia è già è arrivata a 102 miliardi di euro, pari alla “metà delle risorse da incassare”.

Fitto: “Il pagamento della quinta rata del Pnrr atteso per febbraio-marzo”

La quinta rata vale altri 10,6 miliardi di euro. L’annuncio sul suo prossimo pagamento, che Fitto ha fatto nell’ambito dell’inaugurazione dell’anno di studi alla scuola di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, arriva mentre il governo già da una settimana è al lavoro su sesta e settima rata, che valgono rispettivamente 9,1 miliardi di euro per 39 traguardi e obiettivi e 19,6 miliardi di euro per 74 traguardi e obiettivi.

Giorgetti: “Gli osservatori internazionali hanno capito il nostro lavoro”

Il Pnrr, ha ricordato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, presente allo stesso evento, “è la straordinaria occasione di un programma di portata e ambizioni senza precedenti, che rappresenta per il nostro Paese un’opportunità imperdibile di rilancio degli investimenti pubblici e privati”. “L’implementazione del Piano rappresenta un passaggio cruciale per innestare un sentiero di crescita come ben hanno compreso gli osservatori internazionali, a partire dalle agenzie di rating”, ha aggiunto, sottolineando che “il nostro impegno è quello di parlare meno di target e milestone in modo astratto e più di quello che tutti stiamo realizzando, per monitorare e correggere i problemi che fatalmente emergono”.

L’impegno del governo contro “frodi e sprechi di risorse”

“Deve essere forte in noi una convinzione: la gestione del Pnrr e degli altri fondi disponibili resta la priorità del Paese”, ha avvertito il ministro, che ha chiarito che, avanzando nel percorso di realizzazione del Piano che dai decreti e bandi passa ai cantieri e alle opere, “emerge in tutta evidenza che l’attuazione del Piano è tutt’altro che un mero adempimento burocratico”. Quindi l’avvertimento, più volte lanciato dal governo e ribadito con forza davanti alla platea della Guardia di Finanza: “Bisogna evitare che i risultati attesi (dal Pnrr, ndr) siano compromessi da tentativi di frode o sprechi di risorse che, oggi più che mai, sarebbero intollerabili”

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