Piano Mattei per l’Africa, Procaccini: “Qualifica l’Italia, solo e sinistre non vedono il successo geopolitico”

11 Gen 2024 19:46 - di Alessandra Danieli

Dopo il via libera definitivo della Camera al Piano Mattei (169, i contrari 119, gli astenuti 3) i riflettori si accendono sulla imminente conferenza Italia-Africa del 28 e 29 gennaio, che potrà contare su un importante passo avanti sui temi migratori. “Ora che il Piano Mattei è legge, l’Italia si è dotata di uno strumento importante per attuare concrete politiche di collaborazione e intensificazione dei rapporti con gli Stati africani”. Lo sottolinea Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo. “È un atto che qualifica l’Italia e l’azione del governo italiano in ambito internazionale”.

Piano Mattei, Procaccini: uno strumento che qualifica l’Italia

Procaccini torna a sottolineare la filosofia del cambio di passo del governo Meloni nei rapporti con l’Africa. “È un approccio non più predatorio ma di vantaggi reciproci su molti settori, economici, sociali e culturali oltre che sui cruciali temi migratori ed energetici. Per questo il Piano che coinvolge tanti soggetti: imprese, università, società civile e territori con la Conferenza delle Regioni, può diventare un modello virtuoso per l’Europa e non solo”.

“Solo la miopia delle sinistre non vede il successo”

Certamente – aggiunge l’europarlamentare – troverà appezzamento e implementazioni già il 28 e 29 gennaio nella conferenza Italia-Africa. E al G7 quando il presidente Meloni lo presenterà agli altri Stati. Soltanto la miopia delle sinistre rosse e gialle, priva di visione politica, continua a non vedere l’opportunità che il Piano offre a livello geopolitico. Per consentire all’Italia di tornare ad assumere un ruolo da protagonista nel Mediterraneo”.

Con il sì della Camera il Piano diventa legge

Con il sì della Camera, che segue quello del Senato, il decreto che definisce la governance del piano per l’Africa è stato convertito in legge. Il Piano per lo sviluppo in Stati del Continente africano si articolerà secondo ambiti di intervento come la cooperazione allo sviluppo, la promozione delle esportazioni e degli investimenti, l’istruzione e la formazione, la salute e la sicurezza alimentare.

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