“Parlavano di un attentato”: allarme terrorismo su bus diretto in Belgio. Arrestati tre uomini
Allarme terrorismo tra Francia e Belgio, dove un Flixbus partito da Lille e diretto a Bruxelles è stato fermato in autostrada dalla polizia perché a bordo c’erano tre persone sospettate di voler compiere un attentato. La notizia è stata riportata dai media belgi, che hanno riferito che i tre uomini sono stati arrestati.
Com’è scattato l’allarme terrorismo sul pullman diretto in Belgio
A far scattare l’operazione, secondo quanto emerso, sarebbe stata una donna dopo aver ascoltato una conversazione tra i fermati. “Una donna ha sentito delle dichiarazioni sospette. Ha sentito tre uomini parlare di un attentato e ha chiamato la polizia”, ha spiegato a Laatste Nieuws l’ufficio del ministro della giustizia, Paul Van Tigchelt.
Il mezzo fermato in autostrada: perquisizioni e interrogatori per tutti i passeggeri
Il pullman è stato fermato a Wetteren, nelle Fiandre, dove le forze dell’ordine hanno allestito un perimetro di sicurezza, fatto scendere tutti i passeggeri, 46 in totale compreso l’autista, e perquisito il mezzo e i bagagli alla ricerca in modo particolare di esplosivo, che non è stato trovato. All’operazione hanno partecipato anche le unità cinofile. Tutti i passeggeri sono stati interrogati e dopo diverse ore dal fermo, avvenuto in mattinata, il mezzo è ripartito per la propria destinazione.
La cautela delle autorità belghe sul caso: “Per ora nessun innalzamento del livello di allerta”
“La polizia ha reagito molto rapidamente e gli individui saranno interrogati per capire le loro chiare intenzioni. L’innalzamento del livello di allerta terrorismo sarebbe giustificato solo se avessimo informazioni su un attacco mirato pianificato, il che non è il caso allo stato attuale”, ha spiegato ancora a Laatste Nieuws un portavoce dell’Organismo di coordinamento per l’analisi e la minaccia (Ocam). Attualmente il livello di allerta antiterrorismo in Belgio si trova già al livello “grave”.
La Procura di Wetteren: “In corso indagini approfondite”
“L’autobus è partito per la sua destinazione originaria”, ha confermato nel tardo pomeriggio la portavoce della Procura Lisa De Wilde, citata dal quotidiano olandese Nieuwsblad, aggiungendo che “non è sicuro se si tratti di una minaccia reale” e che per giungere a delle conclusioni si attendono gli esiti delle indagini, a partire dagli interrogatori degli indagati, dei quali allo stato attuale non sono state fornite indicazioni sulle generalità. “Non abbiamo corso alcun rischio e tutto è oggetto di indagini approfondite”, ha aggiunto la funzionaria.