“Michelle Obama correrà al posto di Biden”: il retroscena sulle manovre per togliere di mezzo il vecchio Joe
Un cambio in corsa con Joe Biden che ritira la candidatura alla presidenza e Michelle Obama che ne prende il posto. Il tutto sotto la regia di Barack Obama. A delineare il quadro di quelli che sarebbero i piani dell’ex presidente è stato il New York Post, tabloid che alle passate presidenziali fece un endorsement per Donald Trump. Il giornale dà anche una tempistica: ritiro di Biden a maggio o poco dopo e incoronazione di Michelle Obama alla convention democratica di agosto. Il retroscena del Nyp ha il sapore della fantapolitica, ma si inserisce in un contesto che vede la posizione di Biden sempre più traballante, compreso il fatto che il nome del presidente non compare sulla scheda delle primarie democratiche in New Hampshire, che si disputano oggi sebbene tutti gli occhi siano puntate su quelle repubblicane.
Il nome di Biden assente dalla scheda delle primarie dem in New Hampshire
L’assenza del nome di Biden dalla scheda è una diretta conseguenza della scelta della sua campagna di provare a far disputare il primo appuntamento democratico in South Carolina, dove Biden ottenne la prima vittoria alle primarie del 2020. Il fatto è che tradizionalmente il primato appartiene al New Hampshire che, avendo la legge dalla sua, non ha voluto fare il passo indietro. Un no al quale la campagna di Biden ha risposto rinunciando al nome sulla scheda, con il risultato che i sostenitori del presidente uscente potranno votarlo solo scrivendo il nome per esteso, mentre per gli altri candidati, per quanto simbolici, basterà una x.
Barack Obama “preoccupato” per lo scontro con Trump: non crede nella vittoria di Biden
La vicenda viene letta da tutti gli osservatori come un ulteriore segnale del sostegno tutt’altro che solido che Biden riscuote tra i democratici e sul quale si innestano le mire di Barack Obama o se si preferisce le “preoccupazioni” – di cui hanno parlato nelle scorse settimane diversi media americani – per il fatto che il presidente uscente non riesca a battere di nuovo il sempre più lanciato Donald Trump, contro il quale ormai, dopo il ritiro anche del principale sfidante Ron DeSantis, resta in campo solo Nikki Haley, per la cui sorte sarà cruciale proprio la sfida in New Hampshire.
La debolezza del presidente uscente e la possibilità che i dem studino un piano B
Dunque, per quanto la ricostruzione delle manovre degli Obama offerta dal New York Post possa apparire lunare, si inserisce comunque nel contesto di una situazione difficilissima per Biden, nel quale non sarebbe poi così strano che fra i democratici ci fosse chi prepara un piano B. “Obama ha sondato il terreno con i suoi donatori”, scrive il Post citando fonti informate secondo le quali anche l’uscita pubblica di qualche settimana fa dell’ex first lady, che in un’intervista ha detto che l’eventualità di un ritorno di Trump la “terrorizza” e le toglie il sonno, non è stata casuale ma fa parte sempre dell’attenta orchestrazione del marito.
Le rivelazioni del Nyp sulle manovre di Barack Obama per portare Michelle alla Casa Bianca
Secondo il tabloid, l’ex presidente starebbe, in modo riservato, esercitando un pressing sull’80enne Biden e il suo staff per convincerlo alla rinuncia. Manovre che non sono poi neanche così sotterranee se si pensa alla posizione assunta da David Axelrod, l’ex stratega di Obama, che ha pubblicamente messo in dubbio il fatto che la scelta di candidarsi alla rielezione da parte di Biden sia stata “saggia” o “nell’interesse del Paese”. Il New York Post, già nei giorni scorsi aveva scritto della possibile candidatura di Michelle – ipotesi che a dire il vero circola da quando il marito ha lasciato la Casa Bianca considerata l’enorme popolarità di cui gode l’ex first lady – rivelando che oltre un anno fa, nell’estate del 2022, in un incontro con importanti Ceo, lei stessa aveva annunciato: “Intendo candidarmi e sto chiedendo il vostro sostegno”.
Il pressing per far ritirare Biden
Ma una sfida diretta a Biden era impensabile, così, sempre secondo la ricostruzione del Post, è iniziato il pressing per convincere Biden a rinunciare all’inizio dell’estate, a ciclo delle primarie concluso e poco prima dell’incoronazione della convention. Il team dell’ex presidente e dell’ex first lady starebbero continuando a lavorare per sondare il terreno con i grandi donatori e finanziatori che decidono le sorti delle campagne elettorali negli Usa.