Meningite fulminante, muore a 27 anni all’ospedale di Grosseto. “Aveva febbre alta e macchie viola”

3 Gen 2024 18:36 - di Redazione
meningite fulminante

Una meningite fulminante ha ucciso in poche un ragazzo di 27 anni  originario di Rosà (Vicenza) e da qualche settimana residente a Montebelluna (Treviso). E’ morto lunedì primo gennaio all’ospedale di Grosseto, dove era arrivato solo pochi giorni prima per trascorrere il Capodanno in compagnia della fidanzata. Carlos Ivan Dealtin era partito in treno dalla stazione di Montebelluna lo scorso 28 dicembre diretto a Follonica, a casa della compagna. Poi la tragica fatalità lo ha colto in un momento che doveva essere di allegria e spensieratezza. Un destino spietato ha visto spegnersi il giovane

Meningite fulminante: i primi sintomi e il ricovero in ospedale

Il giorno successivo all’arrivo a Follonica ha manifestato i primi sintomi della malattia: ha iniziato ad avere febbre oltre i 40 e macchie violacee sul corpo. Non ha avuto neanche il tempo di farsi ricoverare all’ospedale di Grosseto che è deceduto il giorno successivo. Immediata è stata attivata la profilassi dei contatti diretti del giovane, tra i quali anche la madre e due amici, contattati dall’Ulss 7 Pedemontana. “La situazione, per quanto ci riguarda è sotto controllo”, ha dichiarato il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, come riportato da TrevisoToday.

Meningite fulminante stronca un 27enne: era originario di Vicenza

Sottoposto a visite e accertamenti, dal presidio di Massa Marittima Carlos era stato trasferito all’ospedale della Misericordia di Grosseto per ulteriori accertamenti. Una volta lì, secondo quanto riferito dalla Asl locale, le sue condizioni di salute sono improvvisamente peggiorate fino ad arrivare al decesso: da attribuire in base agli esami di laboratorio a una sepsi fulminante da meningococco, ancora in attesa di tipizzazione. La salma del 27enne è stata trasferita dal reparto di Rianimazione, dov’era avvenuto il decesso, fino all’obitorio dell’ospedale toscano. Martedì 2 gennaio la salma è stata restituita alla famiglia: il carro funebre ha riportato il giovane in Veneto nelle scorse ore.

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