Mattarella firma il ddl concorrenza ma solleva dubbi. FdI-Ecr assicura: “Il governo opera con serietà”

2 Gen 2024 18:16 - di Alberto Consoli
ddl concorrenza Mattarella

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato il 30 dicembre 2023 la legge annuale per il mercato e la concorrenza: un “provvedimento” che “rappresenta uno dei traguardi del Pnrr da conseguire entro il quarto trimestre del 2023”; ragion per cui “è necessario procedere con sollecitudine alla promulgazione”. Ma in una lettera inviata martedì al presidente del Senato Ignazio La Russa, al presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana, e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, esprime delle raccomandazioni.  “Doveroso richiamare l’attenzione del Governo e del Parlamento sull’articolo 11 della legge, in materia di assegnazione delle concessioni per il commercio su aree pubbliche; che, oltre a disciplinare le modalità di rilascio delle nuove concessioni, introduce l’ennesima proroga automatica delle concessioni in essere, per un periodo estremamente lungo”.

Ddl concorrenza, i dubbi di Mattarella

“I profili di contrasto con il diritto europeo e con decisioni giurisdizionali definitive – osserva Mattarella parlando del provvedimento – accrescono l’incertezza del quadro normativo; determinando la necessità di garantire la certezza del diritto e l’uniforme interpretazione della legge da parte di tutti i soggetti coinvolti. Ciò rende indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di Governo e Parlamento”. Perplessità “analoghe” a quelle relative alla disciplina “delle concessioni demaniali marittime, introdotta con la legge di conversione” del decreto milleproroghe del 2022: “oggetto – scrive il Capo dello Stato- di una mia precedente lettera del 24 febbraio 2023: ove evidenziavo i profili di contrasto di quella disciplina con il diritto europeo e, quindi, con il dettato costituzionale”, scrive Mattarella.

FdI- Ecr: “Utile ascoltare i richiami di Mattarella”

“Come sempre è utile e opportuno ascoltare i richiami del Presidente Mattarella, nell’esercizio legittimo delle sue prerogative. Nella gestione della complessa partita delle concessioni demaniali il governo Meloni sta operando con serietà”. È quanto dichiara in una nota il capodelegazione FdI-ECR al Parlamento europeo Carlo Fidanza. “Su quelle relative al commercio ambulante, il ddl Concorrenza è intervenuto per sanare una disparità di trattamento tra operatori che, a seguito di una norma del 2020, avevano ottenuto un rinnovo di 12 anni; e molti altri che invece non ne avevano potuto usufruire per inerzia dei Comuni interessati. Peraltro il commercio ambulante vive un problema di ‘crisi delle vocazioni’ che rende già oggi molte piazzole disponibili a nuovi operatori che si volessero affacciare sul mercato”.

Ddl concorrenza, Fidanza rassicura: “Presto nuova interlocuzione con la commissione Ue”

“Per quanto attiene invece alle concessioni balneari, come noto il tavolo tecnico istituito dal governo ha ultimato la prima fase della mappatura delle coste volto a definire i criteri di scarsità della risorsa naturale previsti dalla direttiva Bolkestein. A seguito di questo lavoro molto serio si aprirà una nuova fase di interlocuzione con la Commissione Ue: volta a definire una norma – proprio come auspicato dal Presidente – che chiuda l’infrazione e dia certezza agli operatori. Certezza oggi non garantita da un quadro giuridico tutt’altro che definito: poiché -conclude Fidanza- soltanto poche settimane fa la Cassazione a sezioni riunite ha bocciato una delle due sentenze gemelle del Consiglio di Stato in adunanza plenaria. Econ essa la scadenza delle concessioni allo scorso 31 dicembre.”

Gasparri: “I rilievi di Mattarella riguardano gli ambulanti, non i balneari”

“Sulla vicenda delle concessioni va fatta una opportuna premessa: la lettera del presidente Mattarella riguarda il commercio su aree pubbliche: ovvero il commercio ambulante, e non le imprese balneari, richiamate solo indirettamente. Ovviamente il Presidente ha fatto, come sempre, un corretto ricorso alle sue prerogative, invitando parlamento e governo ad ulteriori iniziative. Le vicende delle concessioni sono al centro di una annosa discussione nazionale ed europea. E recentemente la Corte di Cassazione ha opportunamente sconfessato arbitrarie decisioni del Consiglio di Stato, ostili alla economia reale. Si tratta, come è noto, di materie controverse, che il Parlamento da tempo discute con varie decisioni.  Che anche in futuro, a mio personale avviso, dovranno partire dalla tutela delle imprese e non dalla loro penalizzazione”. Così il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri.

Zucconi: “Il governo ha sanato alcune disparità normative”

Come sempre è utile e opportuno ascoltare i rilievi del Presidente della Repubblica. Con il dovuto rispetto e la debita considerazione e questo vale ovviamente anche per quelli recenti sulle concessioni demaniali. Il governo Meloni è intervenuto, anche in questo campo, con serietà e rispetto delle normative nazionali ed europee; sanando intanto alcune disparità normative che si erano create nel campo del commercio ambulante: un settore purtroppo oggettivamente in crisi, che rischia di scomparire e per il quale invece non mancano certo gli spazi per la concorrenza”.

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