Liceo del Made in Italy, richieste da 120 scuole. Tutto pronto per le iscrizioni, ma la Campania boicotta
Al via dal 23 gennaio la possibilità di iscriversi al liceo del Made in Italy, che da settembre sarà attivato in 120 istituti. Tante, infatti, sono le scuole che, avendone i requisiti, hanno fatto richiesta per il nuovo indirizzo. Si tratta di “un risultato più che soddisfacente, in considerazione anche del poco tempo a disposizione”, ha commentato il sottosegretario all’Istruzione, Paola Frassinetti, ricordando il lavoro svolto di concerto tra Mim e Mimit e con un “confronto continuo con i territori” per arrivare al lancio del nuovo corso di studi.
Frassinetti: “Il liceo del Made in Italy ha potenzialità straordinarie”
“Le potenzialità del Made in Italy sono straordinarie e imparare a comprenderle è una prospettiva importante per il futuro dei nostri giovani, il mio incoraggiamento va a tutti gli istituti che hanno accolto questa novità e sono sicura che sarà un’offerta formativa che si andrà ad ampliare nel tempo”, ha aggiunto Frassinetti.
L’impostazione del nuovo corso scolastico e i requisiti degli istituti per attivarlo
La richiesta per attivare il liceo del Made in Italy, come previsto dalla fase sperimentale, poteva essere avanzata solo dalle scuole che avevano già l’opzione economico-sociale. Il nuovo indirizzo, infatti, è molto orientato sulle ricadute concrete che lo studio del Made in Italy può avere per il nostro tessuto produttivo e dedica particolare attenzione a materie come l’economia e il diritto, oltre che al contesto storico, artistico, culturale e geografico che determina l’unicità del nostro know how e delle sue applicazioni. Fra le competenze che saranno insegnate agli alunni anche quelle inerenti la gestione d’impresa e la conoscenza del mercato.
In Campania 21 richieste per il liceo del Made in Italy, ma la Regione latita
Dunque, si tratta di un indirizzo che offre nuove opportunità ai ragazzi, i quali insieme alle loro famiglie hanno oggi una possibilità di scelta in più. C’è però chi, allo stato attuale, ha ritenuto di non coglierla: in Campania, secondo quanto emerso, la Regione non avrebbe autorizzato il lancio del nuovo liceo, per il quale, secondo quanto emerso, pure sono arrivate 21 richieste. Perché la richiesta delle scuole possa tramutarsi in effettiva attivazione delle classi, infatti, serve l’accordo con l’Ufficio scolastico regionale, d’intesa con la Regione.
FdI a De Luca: “Non attivarlo sarebbe vergognoso”
FdI ha auspicato che l’autorizzazione arrivi, sottolineando con il senatore e commissario regionale del partito, Antonio Iannone, che “sarebbe veramente vergognoso se ciò non avvenisse, perché pregiudizialmente De Luca e il suo assessore, solo per motivi di lotta politica personale al governo Meloni, priverebbero (dell’opportunità, ndr) un territorio che tanto necessita di formazione in questo settore e che tanto esprime come racconto del Made in Italy”.