La tassa sugli extraprofitti delle banche funziona. FdI: aumentano rendimenti per famiglie e imprese

27 Gen 2024 18:45 - di Vittorio Giovenale
tasse extraprofitti

«L’effetto immediato della tassazione degli extraprofitti lo rende noto il recente report di Unimpresa elaborato sui dati di Banca d’Italia, ed è appunto l’aumento significativo della remunerazione delle giacenze della clientela, perché alle banche non conviene più tenere bassi i tassi passivi». Lo dichiara la deputata di Fratelli d’Italia Letizia Giorgianni.

Giorgianni: la tassa sugli extraprofitti ha funzionato

«Infatti – prosegue la Giorgianni – in previsione del pagamento di questa tassa, calcolata in base alla denuncia dei redditi che verrà fatta nel 2024 (relativa agli extraprofitti del 2023) non hanno più l’interesse a massimizzare i profitti: maggiore risulterà il margine dell’extraprofitto, maggiori saranno le tasse che dovranno pagare. Ciò che invece Unimpresa non può attualmente rilevare con precisione sono i risvolti positivi della nuova normativa sull’andamento dei finanziamenti bancari a famiglie e imprese, perché si tratta di un effetto mediato della normativa stessa, che chiaramente non possiamo vedere adesso, ma solo alla fine di questo anno, quando potremo avere dati certi. L’aumento della propensione delle banche a concedere crediti, già comunque rilevato nel rapporto mensile dell’Abi – conclude la parlamentare di FdI – sarà ancora più evidente all’approvazione dei bilanci 2023».

I dati Unimpresa: tassi alla clientela incrementati del 50%

Nel dettaglio, dalla fine di luglio a novembre, se si guarda all’andamento della remunerazione delle giacenze della clientela, Unimpresa sottolinea che i tassi che le banche riconoscono alla clientela sono saliti anche oltre il 50%. In particolare, si registra una positiva accelerazione per quanto riguarda la remunerazione dei conti correnti delle imprese, passata dallo 0,62% di luglio allo 0,94% di novembre, con un incremento superiore al 50%. Incremento significativo anche per la remunerazione dei depositi delle famiglie con scadenza superiore ai due anni, in relazione ai quali il tasso è passato dal 2,08% di luglio al 2,61% di novembre, con un aumento pari a oltre il 25%.

Melchiorre: “La linea del governo Meloni sta dando buoni frutti”

Un dato evidenziato anche dal senatore di Fratelli d’Italia Filippo Melchiorre, vicepresidente della Commissione Finanze di Palazzo Madama «ll fact checking del Centro studi Unimpresa rileva che con la tassa sugli extraprofitti è aumentata significativamente la remunerazione delle giacenze della clientela, ma anche che l’andamento dei finanziamenti bancari a famiglie e imprese è rimasto in linea. Si tratta di un dato significativo – prosegue Melchiorre – che mostra in tutta evidenza come la linea del governo Meloni sugli extraprofitti bancari stia dando buoni frutti ed è su questa linea che proseguiremo la nostra azione».

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