Joia – Milano

19 Gen 2024 0:01 - di Redazione

Joia
Via Panfilo Castaldi, 18 – 20124 Milano
Tel. 02/29522124
Sito Internet: www.joia.it

Tipologia: ricercata / vegetariana
Prezzi: piatto quadro: 30/35€, piccola degustazione del pranzo 60€, L’Enfasi della Natura 120€, Zenith 130€
Chiusura: Domenica e Lunedì

OFFERTA
Situato poco distante dalla fermata Repubblica della metro gialla, Joia si conferma un indirizzo imperdibile per chi vuole approcciarsi alla cucina vegetariana, qui preparata a regola d’arte e con impiattamenti che appagano prima la vista e poi il palato. Il menù prevede diverse formule, tra cui il piatto quadro che è disponibile solo a pranzo e comprende 4 o 5 preparazioni servite su un unico piatto quadrato al costo rispettivamente di 30 e 35 euro, con acqua e caffè inclusi. A pranzo, però, è possibile anche assaggiare la cucina della sera in una modalità più snella e meno impegnativa grazie al menù degustazione di 60 euro che prevede 3 piatti, mentre la sera non c’è scelta à la carte ma solo due percorsi a 120 e 130 euro. Dopo un piacevole inizio affidato a un millefoglie di patate e quenelle di barbabietola mostardata, abbiamo assaggiato l’ottimo piatto chiamato “Appunti di Viaggio”: fonduta di formaggio Gran Kinara a caglio vegetale, broccoletti arrostiti, tartufo pregiato di Norcia e pesto di nocciola, da mangiare con ben quattro cucchiaini nei quali c’erano salse diverse: pere e noce moscata, frutto della passione, lampone e aceto balsamico, per un contrasto davvero piacevole e appagante. Originale e ben riuscito anche il mandala di cavolo cinese e giovani rape marinate, con tempeh fatto in casa servito con fondo bruno vegetale e accompagnato da una crocchetta di kimchi e patate, chiamato “La Ruota della Compassione”; la nota affumicata del piatto è stata esaltata dalla nota fumé del Lapsang Suchong scelto per accompagnare il pasto. In chiusura il dessert “Fonte della Vita”, un finto uovo di mango, cubetti di ananas, panna di cocco e lime servito con una salsa al tè verde aromatizzato al gelsomino e pezzetti di mandorla tostata dolce-piccante. Sottoestratto il caffè servito tiepido e con crema del tutto evanescente.

AMBIENTE
Da una prima sala che si affaccia sulla strada grazie all’ampia vetrata, si entra in quella centrale più grande, per poi proseguire fino in fondo verso la cucina, dove c’è una piccola saletta i cui tavoli hanno il privilegio di osservare lo chef e il suo team cucinare. L’arredo è curato ed essenziale, con ampi tavoli su cui mangiare. Il dehors c’è ma non è fruibile per mangiare, serve solo per un’attesa piacevole durante la bella stagione.

SERVIZIO
Cortese, preciso e non ingessato, soprattutto nelle figure che hanno maggiore esperienza; le giovani leve devono impratichirsi ancora.

Recensione a cura di: Milano de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net

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