Il Vaticano vuole sfrattarli dal Santuario, due anziani frati toscani si ribellano: chiamate pure i carabinieri

13 Gen 2024 19:51 - di Luisa Perri
santuario bibbiena

“Da qui non ci muoviamo”. Giuseppe e Giovanni Serrotti, due frati domenicani di 88 e 92 anni, che per tanto tempo hanno vissuto e operato al santuario di Santa Maria del Sasso a Bibbiena, in provincia di Arezzo, non hanno accettato il trasferimento per motivi di salute e cura alla Casa San Domenico di Fiesole, sulle colline di Firenze, che doveva avvenire in questo fine settimana. Lo rende noto, con un comunicato, il Consiglio della Provincia Romana Santa Caterina da Siena dell’Ordine dei Predicatori, esprimendo “sorpresa e profondo dolore” per la loro decisione di “contravvenire all’accordo raggiunto”.

La minaccia dei frati ribelli: “Per mandarci via devono far venire i carabinieri”

“Siamo profondamente rammaricati del fatto che padre Giuseppe e padre Giovanni vivano con fatica e sofferenza il cambiamento che l’avanzare dell’età richiede a ciascuno. Tuttavia, rimaniamo convinti che la decisione presa insieme sia la soluzione migliore. Chiediamo al Signore Gesù il dono di un cuore pacificato e la serenità di riconoscersi amati da Dio e dai fratelli”. L’Ordine dei Domenicani spiega che “a seguito di vari incontri da parte del Provinciale con i suddetti frati, il Consiglio di Provincia ha preso coscienza di come i padri Giuseppe e Giovanni Serrotti necessitino di cure e assistenze che consentano loro di trascorrere serenamente e in piena sicurezza gli anni a venire. Il Consiglio di Provincia ha vagliato varie opzioni riguardo alla loro possibile destinazione, tenendo in considerazione il parere e i bisogni degli stessi. La scelta del Convento di Fiesole è frutto del consenso maturato da entrambe le parti, anche sulle tempistiche del loro spostamento”.

Al Santuario di Bibbiena è scattata la raccolta firme per i frati

Alle preoccupazioni dei superiori, padre Giovanni ha ribattuto: “Noi non ci spostiamo, devono portarci via con i carabinieri. Stiamo ancora bene, siamo in grado di svolgere le nostre mansioni”. Anche i cittadini di Bibbiena si sono schierati dalla loro parte, raccogliendo firme per far restare i due anziani frati domenicani nel santuario del Casentino. Nemmeno il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Andrea Migliavacca, è riuscito a far cambiare idea ai due frati domenicani. Il vescovo oggi, intorno a mezzogiorno, si è recato presso il santuario di Santa Maria del Sasso per una visita privata alla comunità religiosa domenicana, come ha reso noto la Diocesi.

“Il vescovo, che segue con attenzione, nel dialogo e nel rispetto dell’autonomia dell’Ordine domenicano, la vicenda del trasferimento dei padri Giuseppe e Giovanni Serrotti, ha voluto così esprimere un segno di presenza ai due fratelli – si legge nel comunicato – per confermare loro personalmente i sentimenti di stima e di gratitudine – suoi e dell’intera comunità cristiana aretina – per i lunghi decenni di generoso e fecondo apostolato che hanno svolto nella nostra comunità. Sentimenti, del resto, testimoniati anche dai molteplici attestati di vicinanza e simpatia che giungono in questi giorni all’indirizzo dei due padri”. Il vescovo di Arezzo, conclude la nota della Diocesi, “ha desiderato concludere la sua visita con un momento di preghiera recitando l’Angelus con i padri Giuseppe e Giovanni Serrotti e con gli altri religiosi della comunità, all’interno del Santuario di Santa Maria del Sasso”.

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