Idylio by Apreda – Roma

22 Gen 2024 0:01 - di Redazione

Idylio by Apreda
Via di Santa Chiara, 4/A – 00186 Roma
Telefono: 06/87807070
Sito Internet: www.thepantheonhotel.com

Tipologia: ricercata
Prezzi: menù degustazione: 130/180€
Chiusura: Domenica e Lunedì. A pranzo

OFFERTA
Sono passati già diversi anni da quando Francesco Apreda ha lasciato le cucine dell’Imàgo all’Hassler per aprire Idylio, il nuovo ristorante all’interno del The Pantheon Iconic Rome Hotel, a due passi proprio dal tempio edificato da Marco Vipsanio Agrippa. La cifra stilistica di Apreda, nato a Napoli ma che ha girato in molte parti del mondo, è proprio la contaminazione, tant’è che i suoi piatti sono ricchi di spezie ed erbe aromatiche di altri paesi, abbinando ingredienti e tecniche di cotture diverse tra loro. Il menù prevede il percorso Iconic Signature che è formato da 10 piatti, di cui se ne possono scegliere 6 o 7 al prezzo rispettivamente di 150 e 170 euro e il percorso Sapidità Essenziali, dove non in nessun piatto c’è sale aggiunto, al prezzo di 180 euro per 7 portate; volendo, però, c’è anche l’Idylio’s Butterfly, ovvero la possibilità di scegliere da entrambi i menù 4 piatti (3 salati e 1 dolce) al prezzo di 130 euro. Dopo un piacevole inizio a base di tarallo napoletano a forma di grissino e con il pepe ben in evidenza, una sfoglia con hummus di ceci e la sempre buona crema di burrata e spezie, abbiamo assaggiato dei gustosi appetizers: uovo di quaglia fritto con salsa di soia all’interno, un bon bon di zucchina con glassa al latte di cocco e chips di tapioca, una cozza “finta” da mangiare tutta in un sol boccone e un mini involtino di foglia di vite ripieno di formaggio e con sopra delle uova di pesce. L’inizio vero e proprio è stato con “terra e iodio”, un piatto che unisce amabilmente la terra e il mare attraverso la spuma di patate, alici e mandorle arricchita da tre salse messe sopra – nero di seppia, ostriche e barbabietole e ricci – con sotto dei piccoli cubetti di topinambur a dare consistenza. Piatto dorato per la pasta in bianco cotta in un brodo di radici varie, tra cui lemongrass, zenzero e rafano, e poi mantecata nel burro con sopra del caviale di storione albino: il sapore decisamente confortante della pasta al burro qui reso elegante dalla sapiente speziatura e dall’abbinamento con il caviale e l’asparago fermentato a bilanciare la dolcezza del burro. Originale anche la quaglia e la seppia arricchite dalla lavanda, la cui nota aromatica stava bene con entrambi gli ingredienti, anche se noi abbiamo preferito mangiarli separatamente, in quanto, a nostro avviso, l’abbinamento della carne e del pesce non funzionava al 100%. Magistrale la cottura della seppia alla brace che aveva una consistenza perfetta. La rivisitazione dell’insalata di arance, finocchi e olive nere nel pre-dessert ci ha ben disposto al dolce – fragole e cocco, melissa e lattuga di mare – in cui una meringa bianca nascondeva un gelato alla melissa e dei cubetti di fragola a rievocare il classico sapore del fiordifragola. Caffè ben estratto ma non particolarmente complesso: su questo aspetto si potrebbe fare di più.

AMBIENTE
Al piano terra dell’albergo, sulla destra entrando, c’è il ristorante Idylio che è arredato in modo elegante e moderno, con i tavoli “nudi” e un’accurata mise en place.

SERVIZIO
Professionale e cortese, giusto nei tempi.

Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2023 – www.lapecoranera.net

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