Guerriglia rossa, Elly non parla perché non sa qual è la matrice? Botta e risposta con Foti

22 Gen 2024 14:45 - di Vittoria Belmonte

Per il Pd, solitamente molto loquace quando c’è da condannare qualche evento che secondo loro attenta alle istituzioni democratiche, per ciò che è avvenuto a Vicenza bastano due righe del sindaco. Nulla di più. Ma come? Centri sociali all’assalto di polizia e operatori israeliani della Fiera dell’oro e Schlein non ha nulla da dire? Forse perché è d’accordo? Forse perché non le è chiara la matrice?

Imbarazzante silenzio di Schlein che diviene assenso

“Dopo il silenzio imbarazzante del segretario del Pd Schlein sui centri sociali che sabato hanno assaltato gli stand israeliani a Vicenza e ferito diversi appartenenti alle Forze dell’Ordine, è necessario un chiarimento sull’utilizzo di locali di proprietà del Comune di Vicenza concessi, da oltre un decennio, al centro sociale ‘Bocciodromo’ Vicenza”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.

Il corteo dei centri sociali partito dall’ex Bocciodromo che è di proprietà del Comune

“Parrebbe, infatti, che proprio da qui siano partiti i protagonisti degli scontri, al netto del fatto che, all’evidenza, entro quelle mura, si seminano idee antisemite che si traducono poi in azioni di sopraffazione e violenza”, prosegue Foti, che conclude: “Vero è che un indizio è un indizio, ma due indizi cominciano a diventare una prova inquietante. Il silenzio della Schlein dopo tre giorni, si sta trasformando infatti sempre di più in un surrettizio e riprovevole assenso a quanto accaduto sabato a Vicenza e proprio per questo sarebbe ora che chi rappresenta il Pd battesse un colpo”.

Il Pd: basta la dichiarazione del sindaco

Invece Schlein continua a fare scena muta e fa stilare un comunicato dal Nazareno con punte inedite di comicità.  Eccolo: “Foti non lo sa perché appartiene a un’altra cultura politica. In Fratelli d’Italia, che è un partito a conduzione familiare, parla solo il capo e quelli come lui solo quando hanno il permesso del capo. Il Pd invece ha una classe dirigente nei territori, come il sindaco di Vicenza Possamai, che ha già preso, tra gli altri, posizione sull’argomento chiarendo che non ci sono giustificazioni per i manifestanti violenti”. Ah già Possamai, lo stesso che dimentica di cacciare i centri sociali dall’ex Bocciodromo. Proprio lì si è preparata la manifestazione di sabato. E ora FdI  chiede all’amministrazione del sindaco dem Giacomo Possamai la revoca della concessione dello stabile di proprietà del Comune che da almeno un decennio è sede del centro sociale.

Montaruli: sulla nostra cultura politica non prendiamo lezioni

Alla sparata del Pd contro Foti replica Augusta Montaruli, vicecapogruppo Fdi alla Camera: “Nel Pd valgono solo i rapporti di coniugi o di coppie di fatto: un requisito ad personam per essere nominati non solo dirigenti ma anche parlamentari del Pd. Lezioni comportamentali da chi, da sinistra, perpetua questa tradizione fin dal 1948 non ne prendiamo. Quanto poi alla libertà di parola in FdI, basterebbe vedere quanti se ne sono andati dal Partito Democratico non potendo esprimere le proprie posizioni politiche: un elementare principio di coerenza dovrebbe suggerire al Pd di non sollevare la questione, sia per il presente sia per il passato. In ogni caso, ora la conferma viene dal Nazareno: le parole del sindaco di Vicenza valgono più di quelle non pronunciate dal segretario Schlein per condannare chi ha assaltato le forze dell’ordine a Vicenza. Non avevamo dubbi”.

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