Schlein pensa alla squadra per le europee: Zan, Ruotolo e Cecilia Strada. La De Micheli: non farlo

13 Gen 2024 10:34 - di Vittoria Belmonte
Schlein europee

Continua la fiction sulla candidatura di Elly Schlein. Dopo il no di Romano Prodi trapela l’intenzione della segretaria di andare avanti per la sua strada senza dar retta al padre nobile dell’Ulivo e della sinistra. Oggi in collegamento con Agorà weekend Schlein ha affermato che la sua scelta di candidarsi o meno alle europee non è legata a quella di Giorgia Meloni. “Prescinde dalle valutazioni di altri leader e di altre forze politiche. Ho sempre detto che sarebbe stata l’ultima questione che affronteremo, perché prima viene il progetto dell’Europa che vogliamo”.

Schlein: la destra litiga sulle candidature. Invece il Pd…

Aggiunge che “non c’è ancora nessuna novità” sul confronto tv con Giorgia Meloni e che lei è “impegnata a fare giri dei territori e a portare la nostra proposta. Ci stiamo occupando di tante altre cose”. Poi sfiora il ridicolo accusando la destra di essere litigiosa sulle candidature alle regionali mentre nel suo partito sulla sua stessa candidatura alle europee si stanno stracciando le vesti.

La lettera di De Micheli: Elly, non ti candidare

Ne fa fede l’accorata lettera di Paola De Micheli all’Unità. “Non ti candidare, danneggi il partito”. De Micheli l’avrebbe scritta in difesa delle altre donne del partito che sarebbero danneggiate dalla candidatura Schlein. In realtà, sottolinea Il Foglio, “con quel “non ti candidare danneggi il partito”, De Micheli intendeva riferirsi al fatto che le uniche elezioni vinte dal Pd (dopo l’irreprensibile Foggia, s’intende) sono
state quelle di Vicenza. Insomma le uniche elezioni in cui Schlein non si era presentata in campagna elettorale. Anche in quel caso qualcuno, il candidato sindaco, aveva rivolto una preghiera accorata a Schlein: “Non venire a fare campagna elettorale”. Ed ella, anzi Elly, non venne”.

La squadra di Schlein alle europee

Il Foglio dà per certa la decisione di Schlein: si candiderà. E con una squadra che le consenta di fronteggiare i colpi bassi della minoranza interna. “Una grande squadra schleinista da schierare contro i signori delle tessere. Pronti via: Sandro Ruotolo al  sud, Cecilia Strada o Chiara Gribaudo nel nord-ovest, Alessandro Zan o la sardina Mattia Santori nel nord-est…Cosa mai può andare storto”.

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