Fnsi attacca Unirai su “Repubblica”. La replica dei giornalisti: “Siamo un sindacato libero, non di parte”

26 Gen 2024 15:31 - di Gabriele Alberti

Non ci stanno i giornalisti Rai che si sono riconosciuti nella neonata sigla Unirai ad essere attaccati dalla segretaria della Fnsi (Federazione nazionale della stampa) su Repubblica. Nelle due paginate  anti-meloniane dedicate alla guerra personale contro la presunta “disinformazione di regime” spicca l’attacco al sindacato pluralista che tanto sta facendo impazzire la sinistra. Nato poco tempo e costituitosi  proprio in difformità dal Pensiero Unico del sindacato rosso Usigrai. Secondo Alessandra Costante, segretaria Fnsi,  la premier Meloni criticando il titolo non veritiero del quotidiano di Molinari -“L’Italia in vendita”- avrebbe operato “una campagna di delegittimazione che colpisce direttamente i giornalisti e non l’editore, che peraltro ha altri cespiti. Questo significa perdere posti di lavoro».  Quindi l’attacco diretto ad Unirai.

Costante: “C’è sicuramente un disegno anche per appropriarsi totalmente della Rai” 

La domanda posta a Costante è tendenziosa: “La nascita di un sindacato alternativo in Rai, molto vicino alla destra di governo, le veline contro i giornali critici: sono due temi che fanno parte dello stesso disegno”? La risposta della presidente della Fnsi è sconcertante: «Si vuole portare una certa parte politica che non ha mai avuto molto peso nella categoria ad averlo. Unirai è un sindacato di direttori e caporedattori, penso che ci vorrebbe una applicazione completa dell’art.39 sulla rappresentanza sindacale; in modo che si abbia la possibilità di contarsi e dimostrare quanto si è rappresentativi, invece di stipulare contratti anomali che vanno incontro alle esigenze di alcuni editori. C’è sicuramente un disegno anche per appropriarsi totalmente della Rai”. 

Costante (Fnsi): “Unirai sindacato dei direttori e dei caporedattori”

Unirai risponde per le rime: “L’organizzazione sindacale è libera -recita l’articolo 39 della costituzione-. Lo ricordiamo alla segretaria del sindacato unico dei Giornalisti Fnsi Alessandra Costante. Che offende i giornalisti liberi della Rai, riuniti nel libero sindacato Unirai, definendoli espressione di una parte politica e ‘sindacato dei direttori e dei caporedattori'”. Questo l’incipit della risposta al contenuto dell’intervista della segretaria generale della Fnsi a ‘La Repubblica’.

Unirai replica alla Fnsi: “Noi pluralisti e non espressione di una parte politica”

“Premesso – aggiunge il sindacato – che nell’altro sindacato Rai (Usigrai, ndr) non ci sono solo redattori semplici ma, anzi, ad esso sono iscritti al momento la maggioranza delle espressioni apicali dei giornalisti Rai, Unirai ricorda alla segretaria della Federazione che non si difendono i giornalisti di Repubblica puntando l’indice contro chi si impegna per chiudere la stagione del corporativismo e del pensiero unico nell’azienda pubblica”. Insomma, è sbagliato il bersaglio. Secondo Unirai “attaccare chi si batte per il pluralismo nel mondo dell’informazione, mettendo in discussione potentati e rendite di posizione che hanno consentito da decenni ad una ben precisa casta politico sindacale di fare carriera in azienda e nelle organizzazioni di categoria, non aiuta a rendere il mondo del giornalismo italiano più autorevole e rispettato”.

Unirai a Costante: “la invitiamo a un incontro per conoscerci meglio”

Dunque, l’art. 39 della Costituzione  “vale anche per i giornalisti Unirai: libera organizzazione di giornalisti, che ha deciso di battersi per fare del giornalismo italiano un luogo finalmente plurale. E accogliente per tutte le opinioni e i punti di vista”. In finale, un invito alla segretaria di Fnsi: “Considerato che ha disertato il nostro incontro di presentazione, cogliamo l’occasione per anticipare alla collega Costante che le invieremo un invito. Per un nuovo incontro che ci auguriamo non vorrà declinare. Sarà l’occasione per conoscerci e parlare di noi con lo spirito inclusivo, democratico e solidaristico a cui dovrebbe ispirarsi l’azione sindacale”.

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