Fino a 75mila euro: ecco quanto guadagnano gli influencer con un post. E perché dicono sì alla stretta dell’Agcom

12 Gen 2024 11:45 - di Viola Longo
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Il giro di vite dell’Agcom sugli influencer, seguito al caso Ferragni, è stato accolto positivamente dai diretti interessati, che lo vedono sia come un’occasione per dare maggiore credibilità al loro lavoro sia come un riconoscimento professionale. L’Autorità garante, insieme anche ad alcuni rappresentanti del settore, ha infatti esteso le disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi anche ai content creator, di fatto equiparandoli agli altri operatori. Del resto, il giro economico messo intorno agli influencer è rilevantissimo: 348 milioni di euro, che salgono a un miliardo se si prende in considerazione tutto il comparto della creator economy.

Le nuove regole stabilite dall’Agcom

I dati sono rispettivamente di DeRev, azienda per la strategia, la comunicazione e il marketing digitale, e dell’Osservatorio nazionale influencer marketing (Onim) e a riportarli è oggi il Corriere della Sera, in un articolo in cui si entra anche nel dettaglio di quanto valgono ciascun post o storia sui diversi social a seconda del numero dei follower e del tasso di interazione che si hanno, che sono poi anche i due parametri di riferimento adottati dall’Agcom per stabilire chi debba adeguarsi al Testo unico sui servizi dei media audiovisivi. L’Autorità ha stabilito la soglia in un milione di follower e il 2% di engagement. 

Quanto guadagnano gli influencer per un post

Il social che porta maggiori introiti è Youtube, seguito da Instagram, TikTok e infine Facebook. I guadagni vanno da qualche centinaia di euro a contenuto per chi si attesta fino a 10mila follower a migliaia di euro, anche decine, per chi supera il milione, con differenze anche sostanziose tra piattaforma e piattaforma. Nel dettaglio, tra i 3 e i 10mila follower e il 6% di interazione su Youtube un video promozionale vale tra i 500 e i 1500 euro; tra i 10mila e i 50mila follower e interazione al 5% si sale a 1500-5mila euro a contenuto; tra i 50mila e i 100mila follower e interazione al 4% le tariffe arrivano a 10mila-20mila euro e così via fino a chi ha più di un milione di seguaci e può arrivare a ottenere tra i 35mila e gli 80mila euro per un contenuto.

Un video su Youtube può valere 80mila euro, un post su Instagram 75mila

E se gli youtuber sono quelli che se la passano meglio, anche gli influencer che spopolano su Instagram non se la passano affatto male: con un numero di follower tra 5mila e 10mila (interazioni al 5%) si possono ottenere tra i 100 e i 300 euro per un post e tra i 50 e 100 euro per una storia; 10mila-50mila seguaci (4,5%) portano le tariffe rispettivamente a 300-850 euro e 100-250 euro; tra i 50mila e i 300mila follower (4%) si sale a 850-4mila euro per un post e 250-1500 euro per una storia; quando poi si sfora il milione, con il 2% di interazione, un post può valere tra gli 8mila e i 20mila euro e una storia tra i 3mila e i 7500 euro che possono diventare rispettivamente 20mila-75mila euro e 7500-30mila euro per chi ha più di 5 milioni di follower (e interazione all’1,8%).

Le tariffe su TikTok e Facebook

TikTok si attesta giusto un po’ sotto con un range che va da 50-250 euro per un breve video di chi ha tra i 5mila e i 10mila follower e interazione al 3%, fino ai 18mila-75mila euro di chi di follower ne ha più di 5 milioni. Infine Facebook, che ha un tariffario più contenuto: si va da 0 a 100 euro per chi ha tra i 5mila e i 10mila follower e interazione allo 0,2% ai 2500-5mila euro per chi di seguaci ne ha oltre 3 milioni con un’interazione allo 0,7%. I settori più redditizi sui vari social sono: moda e cosmetici, gaming, viaggi e lifestyle.

Il sì degli influencer alla stretta dell’Agcom

Tra i creator interpellati da Elvira Serra sul Corriere c’è anche Clio Zammatteo, più nota come Clio Makeup, che solo su Instagram ha 3,5 milioni di follower e della quale viene riferito che nel 2022 ha fatturato 11,6 milioni di euro (Clio, che ha iniziato ormai diversi anni fa con tutorial su come truccarsi, oggi produce anche una sua linea cosmetica e non è specificato se il fatturato riguardi anche l’attività di vendita o solo quella di influencer). Zammatteo, come diversi colleghi, si è detta favorevole alla stretta dell’Agcom: “Le linee guida equiparano noi content creators ai servizi media audiovisivi tradizionali: per noi di ClioMakeUp è un riconoscimento importante che dà valore al nostro operato e al settore che abbiamo contribuito a creare. Siamo certi che queste ulteriori regole possano solo giovare e facilitare il nostro lavoro”. Opinione positiva condivisa anche con altri creator come Camilla Boniardi, conosciuta come Camihawke con 1,3 milioni di follower su Instagram e 426mila su TikTok, e agenzie digital come la Show Reel Media Group, che ha anche partecipato al tavolo dell’Agcom.

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