Fdi smentisce “Repubblica”: inventa una legge bavaglio che non esiste per attaccare il governo

8 Gen 2024 9:11 - di Gabriele Alberti
FdI Repubblica

“Repubblica” ha montato un caso lanciando l’allarme libertà di stampa per una legge bavaglio bis di iniziativa FdI. Che non esiste. E ha raccontato in particolare di un un progetto cui starebbe lavorando il presidente della commissione cultura della Camera Federico Mollicone. Fratelli d’Italia smentisce su tutta la linea, si tratta di un progetto fantomatico, che semplicemente non esiste. Si tratta di una fake news che il quotidiano diretto da Maurizio Molinari ha dedotto – sbagliando- da una chiacchierata tra il parlamentare di FdI con il quotidiano: chiacchierata nella quale esprimeva l’auspicio di un giornalismo più sobrio ed equilibrato, meno incline a sparare titoli ad effetto che somiglino a delle sentenze. Dunque Mollicone ha espresso l’auspicio di una riforma del Testo Unico sulla Radiotelevisione. Ecco che bastano questi due elementi di conversazione per sparare l’allarme: il governo vuole imbavagliare non solo i cronisti giudiziari, proibendo la pubblicazione delle ordinanze di custodia. Ma vorrebbe anche un meccanismo  che certifichi per legge la veridicità delle notizie. Gli va dietro il Pd, che con Ruotolo, parla Minculpop, e tutto il sinistrume.

Caso Mollicone e libertà di stampa: FdI smentisce Repubblica

Niente di più inverosimile, perché il quotidiano mette alla gogna un progetto che non c’è, che non esiste. “Tranquillizzo i miei colleghi dell’opposizione: nessun bavaglio per nessuno. La libertà di stampa è sacra, la abbiamo sempre difesa, e continuerà ad esserlo” smentisce la ricostruzine Mollicone. “Della riforma dell’editoria si parla da anni, compresa la riforma del Fondo per il pluralismo, e tutti la invocano. L’idea è quella che, dal confronto con le categorie dei giornalisti e degli editori, possa partire dal Parlamento: proprio per essere frutto di confronto con tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione. Esattamente il contrario di quello che ha prospettato Repubblica con quel titolo”. Così precisa il presidente della commissione Cultura Istruzione Scienza Ricerca Editoria Sport della Camera Federico Mollicone, in relazione all’articolo apparso su Repubblica.

Repubblica: Allo studio una nuova legge bavaglio da parte di FdI. Ma non è vero

Il fatto è che – riporta il Tempo- Mollicone ha riletto la sua intervista prima della pubblicazione. “Poi però, quando esce, Mollicone lamenta «un titolo falso e un incipit di 10 righe che non c’era nel testo che mi avevano fatto rileggere». Quella che doveva essere un’intervista su un certo modo, sbagliato, di fare giornalismo diventa: «FdI vuole un altro bavaglio: Notizie certificate per legge».

La nota di FdI

Da lì si scatena tutta una serie di reazioni isteriche delle  opposizioni  che Fratelli d’Italia ha smorzato con una nota. «La notizia riportata dal quotidiano La Repubblica, secondo la quale sarebbe allo studio una “nuova legge bavaglio”, è priva di fondamento. Non è infatti allo studio alcuna proposta di legge di Fratelli d’Italia che intenda limitare la libertà di espressione o di stampa. Questa è notoriamente una specialità della sinistra». Non c’è quindi nessuna legge in cantiere nè tantomeno pronta per essere presentata. Anche se, dopo questo episodio, c’è chi potrebbe iniziare a pensarci seriamente».

Mollicone: “Titolo ed incipit dimostrano quello che ho denunciato”

“Il titolo di Repubblica e alcuni incisi non presenti nel testo originale dell’intervista – aggiunge Mollicone – inquietano e dimostrano quello che ho denunciato: la criminalizzazione di ogni opinione da parte di alcuni giornali. Infine il tema del giornalismo da click baiting si riverbera anche nella discussione che faremo sul correttivo del Tusmar, e rappresenta un tema tipicamente parlamentare. Comprendo che stia iniziando la campagna elettorale, ma invito tutti ad un confronto sereno nel merito dei temi parlamentari senza falsificazioni delle nostre proposte.”

 

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