FdI ricorda in aula gli alpini caduti in Russia, Fratoianni vede rosso: “Avevano ragione i sovietici” (video)

27 Gen 2024 19:02 - di Guido Liberati

Baruffa da guerra fredda, venerdì in aula a Montecitorio: a rinverdire i fasti dell’Unione sovietica, l’esponente postcomunista (ma non tanto post) Nicola Fratoianni, che non ha gradito l’omaggio agli alpini caduti in Russia, pronunciato dal deputato di Fratelli d’Italia Nicola Loperfido. Omaggio molto toccante, che riportiamo in questo video.

Il ricordo di Romolo Marchi medaglia al valore, caduto in Russia

«Con legge numero 44 del 5 maggio 2022 – ha detto Loperfido – la Repubblica riconosce il giorno 26 gennaio quale Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli alpini, al fine di conservare la memoria dell’eroismo dimostrato dal Corpo d’armata alpino nella battaglia di Nikolajewka durante la Seconda guerra mondiale, nonché al fine di promuovere i valori della difesa, della sovranita’ e dell’interesse nazionale, nonché dell’etica dell’impegno in armi, della partecipazione civile, della solidarietà del volontariato che gli alpini incarnano, ogni giorno contribuendo a rendere l’Italia un Paese migliore».

Il deputato di FdI in particolare ha ricordato Romolo Marchi, «sergente e medaglia al valore caduto in Urss il 26 gennaio 1943, mentre guidava volontariamente una pattuglia alla cattura di una mitragliatrice nemica che impediva alla colonna di procedere verso nuovi obiettivi assegnati».

Fratoianni contro il ricordo degli alpini italiani in Russia

Un intervento che ha risvegliato le nostalgie post sovietiche del deputato di Fratoianni. «Intervengo un po’ spaesato – ha detto l’esponente di Sinistra italiana – dopo l’intervento del collega Loperfido. Vorrei però che quest’aula avesse chiaro che l’episodio ricordato è una pagina particolare del ‘900. In quella battaglia della campagna di Russia, nazisti e fascisti, aggredendo l’Urss, mandarono a morire centinaia di migliaia di ragazzi. Questo Parlamento esiste nella libertà di ricordare episodi storici, anche grazie a chi in quella guerra stava da una parte e non dall’altra. Il contesto va ricordato: da una parte i nazifascisti e dall’altra chi li combattè».

A Fratoianni ha replicato subito dopo lo stesso Loperfido: «Nessuno sta esaltando l’arte della guerra ma ricordando le medaglie al servizio della patria». «Voglio ricordare che l’Urss – ha aggiunto il deputato di FdI – è stato l’autore del massacro di Katyn: non si può dire che da una parte c’erano i buoni e dall’altra i cattivi. Se vogliamo continuare a mettere i puntini sulle i per rafforzare quella parte politica che discende dall’Unione Sovietica, noi ci chiamiamo fuori».

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