Europee e 5Stelle, in campo Tridico, icona della stagione ruggente del reddito di cittadinanza. Fuori Casalino
Anche in casa 5Stelle si lavora sodo sulle liste per le prossime europee di giugno. Molte le ipotesi e i nomi che circolano, che entrano ed escono dal listino. Tanti dubbi e una sola certezza: il presidente Giuseppe Conte non scenderà in campo, come ha detto fin dall’inizio. “Non ci sarò in quelle liste – ha sempre detto – non possiamo continuare a ingannare i cittadini. Sono deputato, presidente del Movimento 5 Stelle, quello di parlamentare europeo è un compito che non posso assolvere”. Idee chiare in polemica con gli altri possibili leader candidati. Idee chiare al contrario di Elly Schlein che non ha ancora sciolto le riserve, ma che i sondaggi consiglierebbero di lasciare stare, visto che è l’unica leader di partito che non porterebbe un valore aggiunto elettoralmente.
Europee, i 5Stelle candidano Tridico, l’ex numero uno dell’Inps
Quasi ufficiale la candidatura di Pasquale Tridico, ex presidente dell’Inps. Non sorprende la discesa in campo per un seggio a Strasburgo dell’ex numero uno dell’Inps, molto coccolato dai 5Stelle ai tempi dei due governi Conte. Capo dell’Istituto di previdenza sociale dal 2019 al 2023, identificato con l’area 5stelle, è stato il protagonista della stagione del reddito di cittadinanza, il totem del grillismo di governo. La sua candidatura rappresenterebbe così un messaggio agli elettori sulla battaglia per il sussidio di Stato. Già a dicembre Conte aveva aperto alla possibilità di candidarlo parlando esplicitamente di ‘innesti esterni’ già sperimentati alle politiche in nome della ormai abusata ‘società civile’. E Tridico era parso molto convinto anche se si era preso, come sempre in questi casi, ancora qualche giorno di riflessione.
Fuori dalle liste Casalino, pensa ad altro
Non sarà della partita invece, Rocco Casalino, un nome circolato più volte tra i candidati in pectore. L’ipotesi europee a un certo punto sarebbe stata sul tavolo, raccontano fonti vicino all’ex braccio destro e portavoce di Conte, ma poi l’interessato avrebbe scartato l’ipotesi. Scelta dettata – almeno ufficialmente – dalla volontà di tenere prioritario il suo ruolo nella comunicazione 5Stelle. Non è escluso che abbia in mente altri ruoli. Non sarà in lista neppure Alessandro Di Battista, il figliuol prodigo, che alcuni avrebbero gradito.
In forse il nome di Pecoraro Scanio
Bocche cucite dai piani alti anche se la macchina organizzativa per le europee di giugno è partita. Alcuni, si dice, all’interno del M5S gradirebbero il nome di Alfonso Pecoraro Scanio, che potrebbe coinvolgere realtà esterne per rafforzarne l’immagine ecologista del movimento. Pecoraro Scanio d’altra parte da 10 anni non ha mai fatto un segreto del sostegno al M5S, e Giuseppe Conte ha preso parte più volte alle iniziative della rete Ecodigital di cui Pecoraro Scanio è promotore.