bu:r – Milano

6 Gen 2024 0:01 - di Redazione

bu:r
Via Mercalli ang. Via S.F. d’Assisi – 20122 Milano
Tel. 02/62065383
Sito Internet: www.restaurantboer.com

Tipologia: ricercata
Prezzi: menù degustazione 105/120/130/150€, à la carte 3 piatti 90€, 4 piatti 105€
Chiusura: Lunedì e Martedì; a pranzo Mercoledì, Giovedì e Venerdì

OFFERTA
È tra le migliori tavole di Milano, questo ristorante guidato da Eugenio Boer in cucina e dalla moglie Carlotta Perilli in sala che, dopo la pandemia, hanno deciso di rivoluzionare la proposta puntando esclusivamente sui prodotti di piccoli produttori italiani, in un’ottica di valorizzazione della Penisola. Quattro i percorsi degustazione disponibili che vanno dai 105 euro dell’Italia Vegetale fino ai 150 del Per mano…; volendo si può ordinare pure à la carte, scegliendo liberamente i piatti con il vincolo, però, di andare a comporre un percorso di 3 o 4 portate rispettivamente a 90 e 105 euro. Deliziosa l’accoglienza affidata a un bombolone fritto ripieno di ricotta ed erbette, a una tartelletta di farina di castagne con fagiolini e patate sbollentate e sfera di pesto, a delle meringhe di barbabietola con fiore di barbabietola in agrodolce e a un infuso – da bere alla fine degli appetizer per pulire il palato – di rapa, bieta, ravanello e sedano. Il nostro percorso (I Classici) è cominciato con un delizioso cervo cotto a 37°C da mangiare con le mani servito con chips di patate, liquirizia e lamponi, per proseguire con l’eccellente uovo di Selva cotto a 64°C servito su pane e con acqua di pomodoro. Una deliziosa quenelle di burro lavorato e reso morbido servita con del pane realizzato con mix di farine del Molino Quaglia ha ingannato l’attesa per quelli che si riveleranno due piatti entusiasmanti: lo strepitoso piccione (con tutta probabilità fra i migliori 3 mai mangiati) in tre cotture, prima in carcassa, poi nappato con il burro e quindi fatto riposare in forno, arricchito da un ottimo fondo bruno con cacao e servito in vari assaggi fra i quali segnaliamo il macaron con cuore e fegato, e il sontuoso risotto di campo con robiola di Roccaverano, garum di polline, burro affumicato al fieno, lavanda e melissa, una preparazione molto complessa al palato, con un sentore erbaceo e fumè sorprendente. Un predessert, omaggio alla Sicilia, costituito da sorbetto di limone su polvere di mandorle, pistacchi e capperi servito con brioche col tuppo, ha introdotto il Rimedio della Nonna, una crema di latte con gelatina al Cognac, gelato al fiordilatte, miele, limone e alloro, dolce perfetto in chiusura di pasto. Congedo affidato a un buon espresso servito con piccola pasticceria vegetale, ma chiedendo è disponibile pure con estrazione a filtro (Chemex) molto buona.

AMBIENTE
Un’unica sala intervallata da colonne accoglie gli avventori in un conteso ricercato e intimo, con moquette a terra, pareti scure e luci soffuse. Curata la mise en place.

SERVIZIO
Preciso, preparato e fluido allo stesso tempo, coordinato da Carlotta con Leandro, il sommelier, pronto a consigliare sul versante vino.

Recensione a cura di: Milano de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net

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