Acca Larenzia, Minniti: “Piantedosi ha fatto bene, le manifestazioni si impediscono solo se c’è violenza”
Sui fatti di Acca Larenzia, dopo gli attacchi sollevati dalla sinistra, l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti, di sicura fede democratica, si ‘schiera’ con il ministro Matteo Piantedosi. “La mia posizione – dice, ospite di Tagadà su La7 – è sempre stata la stessa. Io penso che le manifestazioni vadano impedite se si manifesta un atto di violenza. O se si sta manifestando un’azione dura a quel punto va sciolta”. Ma non è il caso delle celebrazioni della strage di Acca Larenzia. “Non c’è un atto di violenza, ma ci sono atti condannabili eticamente come questo, ci sono le denunce fatte dalla magistratura. Come è stato fatto, visto che sono state denunciate 5 persone per apologia del fascismo”.
Acca Larenzia, Minniti: Piantedosi ha fatto bene
Il concetto è chiaro e più volte ribadito: il Viminale, accusato dalla sinistra di aver tollerato la manifestazione di CasaPound che si è conclusa con i saluti romani, non ha fatto errori. “Piantedosi non poteva fare meglio dei predecessori – sorride Minniti – perché in una manifestazione dove non ci sono atti di violenza quello che fa una democrazia è garantire che nessuno paghi un prezzo sul terreno della violenza”. Quanto al fatto che nel 2018, come ha sottolineato Piantedosi in aula, alla commemorazione abbiano partecipato circa 3mila persone (quest’anno 1000) ha aggiunto: ”Quando c’è un governo che viene considerato di sinistra (all’epoca era Gentiloni) quelli di destra si mobilitano di più”.
“Forza Nuova andava sciola dopo l’attacco alla Cgil”
Infine la questione dello scioglimento delle organizzazioni considerate di tipo eversivo. Punto sul quale ha molto insistito in aula la segretaria del Pd. Per Minniti Forza Nuova andava sciolta dopo l’attacco alla Cgil del 2021. “C’erano tutti gli elementi per poter procedere allo scioglimento. Tra l’altro la condanna nei giorni scorsi di Fiore e Castellino rafforzava ulteriormente questo tipo di richiesta. Perché il problema non è quello di impedire questo o quell’atto, è procedere con un elemento fortemente educativo e sciogliere le organizzazioni che si ispirano chiaramente al fascismo”.