Vannacci, primo giorno a Roma. Arriva la notifica di un’inchiesta a suo carico e lui si mette in licenza
Il primo giorno di servizio a Roma per il generale Roberto Vannacci si è caratterizzato per la notifica allo stesso Vannacci dei rilievi disciplinari nell’ambito dell’inchiesta avviata dopo la pubblicazione del libro “Il mondo al contrario”.
La commissione costituita dopo le polemiche seguite alla pubblicazione del libro ‘Il mondo al contrario‘ ha notificato all’ufficiale dell’Esercito, appena designato Capo di Stato Maggiore delle Forze Operative Terrestri, l’avvio di un’inchiesta formale nei suoi confronti. In base agli esiti dell’inchiesta, che fa seguito all’indagine sommaria effettuata la scorsa estate, potrebbero essere adottati provvedimenti disciplinari nei confronti di Vannacci. Quest’ultimo, ricevuta la notifica dell’avvio dell’inchiesta formale, ha comunicato di volersi prendere un periodo di licenza.
La giornata di ieri è stata attraversata da polemiche risentite per l’incarico a Vannacci nell’ambito del comando delle forze terrestri. “Credo che Vannacci – ha commentato in proposito il generale Leonardo Tricarico, ex Capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare – abbia avuto un incarico coerente con le sue attitudini e specializzazioni. Un incarico di sicuro spessore ogni volta che si parli di Stato Maggiore sia esso a livello apicale sia a livello di alto o più modesto comando”.
“Chi oggi si stupisce per questo provvedimento legittimo e forse giusto del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito dovrebbe prima spiegare perché le parole sovversive, non c’è altro termine per definirle, di alcuni magistrati non abbiano suscitato scandalo e soprattutto preoccupazione”, chiosa il generale Tricarico.
Secondo il generale Giorgio Battisti, primo comandante del contingente italiano della missione Isaf in Afghanistan, le critiche nascono da “posizioni preconcette, che inducono a credere a quello che si vuol credere” e da “una limitata conoscenza del mondo militare” che hanno fatto vedere nell’incarico conferito a Vannacci una promozione di grado o una attribuzione di una posizione di particolare rilievo. Anche se in realtà non è così.
In una nota il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sottolineato l’importanza della riservatezza per quanto concerne l’inchiesta disciplinare nei confronti del generale Vannacci, si è detto addolorato per la fuga di notizie e per “tutte le illazioni che sono circolate da agosto ad oggi su questa vicenda”. E ha infine precisato che Vannacci aveva chiesto una licenza per ragioni familiari già lo scorso 22 novembre.