Vannacci candidato? Fontana: “Sarà la Lega a decidere ma non condivido le tesi del libro”
Dalle riforme costituzionali ai regolamenti parlamentari, dalle prossime elezioni europee a quelle Usa, passando per il Giurì d’onore sul Mes e il caso Vannacci. Tanti gli argomenti trattati dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana, nel suo incontro con la stampa parlamentare. “Sarà alla Camera che si faranno le maggiori modifiche, verrà fatto un lavoro di fino e questo mi fa piacere”, ha detto a proposito dell’iter della riforma sul premierato. Sulla riscrittura dei regolamenti parlamentari, della quale si parla a ogni legislatura, ha rimarcato che ci vuol tempo. “Ci sono cose su cui c’è già molta convergenza e altre su cui si sta discutendo. Ma ci deve essere il più possibile condivisione”.
Fontana: buoni i rapporti tra Salvini e Giorgetti
Insomma nessuna modifica a colpi di maggioranza. Inevitabili le domande dei cronisti sulla Lega e sulle candidature delle prossime europee. “Non credo che ci siano due ‘Leghe’ – chiarisce Fontana – le interlocuzioni tra Salvini e Giorgetti ci sono quotidianamente. Da quello che so i rapporti sono buoni. Poi ci possono essere divergenze su alcune cose, ma si discute e si fa sintesi. Tra i due c’è una conoscenza trentennale. E quindi prima di arrivare a una divisione dovrebbe succedere qualcosa di personale. Ma non mi risulta”.
Non sono d’accordo con le tesi di Vannacci
Sulle candidature del Carroccio a Strasburgo la terza carica dello Stato non si sbilancia, ma fa capire di non gradire quella di Vannacci. “Sulle candidature decidono i vertici della Lega. Io non ho letto il libro, Ma non sono d’accordo con quelle affermazioni che lei ha citato”. Così il presidente della Camera alla domanda sulla possibile candidatura con la Lega del generale, finito nel mirino per il suo libro Il mondo al contrario.
Spero che la Lega non tenga i voti in frigorifero
Da ex parlamentare europeo Fontana ricorda che in Europa le maggioranze si formano il giorno dopo il voto. “L’unica cosa che posso auspicare per il mio movimento politico, al quale non do suggerimenti, è che possa essere parte del processo di cambiamento in Europa. O comunque parte di quei partiti pienamente inseriti nel contesto europeo. E che possa partecipare alla decisione sull’elezione del presidente della Commissione europea. Mantenere i voti in congelatore funziona poco, è importante mettersi in gioco”.
Nessun pericolo se vincesse Trump
Guardando agli scenari internazionali, invece, il presidente della Camera ribadisce la posizione filoatlantica dell’Italia, indipendentemente da chi vincerà le elezioni negli Usa. “L’assalto al Congresso di Washington fu una cosa deplorevole, sbagliata e scandalosa”, premette. “Ma se vincesse Trump non sarebbe un pericolo per la democrazia perché lo avrebbero scelto i cittadini americani”.
Mes, via libera al Giurì d’Onore chiesto da Conte
Via libera, infine, al giurì d’onore chiesto da Giuseppe Conte sul caso del fax sventolato in aula dalla premier Meloni sul Mes. “Io ho preso una decisione da qualche giorno. Ma aspettavo venisse ufficializzata con la lettura in aula”, ha detto Fontana. “Si farà il giurì d’onore, il presidente sarà Giorgio Mulè e auspico che si possa dirimere questa questione”.