Trump, corsa a ostacoli per la Casa Bianca: il Maine lo esclude dalle primarie, la California lo promuove

“Democrazia sotto attacco”, titola il sito conservatore Breibart, commentando l’ennesimo stop alla corsa di Donald Trump per le primarie repubblicane. Il Maine è infatti il secondo Stato degli Stati Uniti ad escludere l’ex presidente Donald Trump dalle primarie presidenziali del prossimo anno. Nelle stesse ore, la California ha invece deciso di considerare valida la sua candidatura. Nello Stato più popoloso degli Usa, la commissione elettorale ha un potere limitato di rimuovere dalle schede i candidati, spiega il New York Times nel dare la notizia.

Il Maine è  il secondo Stato, dopo il Colorado, a escludere Trump. Le decisioni contrastanti evidenziano le tensioni che riguardano la democrazia e il diritto di voto in Usa e si moltiplicano gli appelli affinché intervenga la Corte Suprema per stabilire se l’ex presidente, accusato di avere sobillato i suoi sostenitori alla rivolta di Capitol Hill il 6 gennaio del 2021, sia o no eleggibile come candidato repubblicano alla Casa Bianca alle elezioni del prossimo novembre.

“Non è qualificato a ricoprire la carica di presidente”

Il massimo funzionario elettorale del Maine, la segretaria di Stato Shenna Bellows, ha stabilito che la richiesta per la nomina alle primarie dell’ex presidente è “invalida”, secondo un documento pubblicato giovedì 28 dicembre. In base al 14esimo emendamento della Costituzione americana, Donald Trump “non è qualificato a ricoprire la carica di presidente”, si legge nella sentenza. L’emendamento afferma che le persone che si sono “impegnate in un’insurrezione o ribellione” contro la Costituzione sono escluse dalle elezioni. Il team della campagna di Trump ha annunciato che ricorrerà contro la decisione. I sostenitori di Trump hanno preso d’assalto il Campidoglio degli Stati Uniti a Washington il 6 gennaio 2021. Il Congresso era riunito per confermare formalmente la vittoria del democratico Joe Biden alle elezioni presidenziali. Trump ha detto, in un discorso pronunciato poco prima che i suoi sostenitori entrassero nell’edificio, che “tutti qui marceranno verso il Campidoglio per far sentire la vostra voce in modo pacifico e patriottico”. Cinque persone sono morte a causa dei disordini.

Trump alle primarie: deciderà la Corte suprema Usa

Sulla base di questi eventi, diversi querelanti in diversi Stati degli Stati Uniti stanno tentando di far depennare il nome di Trump dalla votazione per le elezioni presidenziali del 2024. La settimana scorsa, la Corte Suprema del Colorado ha stabilito che Trump non è idoneo alle primarie statali del 5 marzo, a causa del suo ruolo nell’assalto al Campidoglio e che, quindi, non può partecipare alle elezioni primarie. Mercoledì il gruppo conservatore American Center for Law and Justice (Aclj) ha dichiarato che contesterà la decisione della Corte del Colorado, a nome del Partito Repubblicano del Colorado. Si chiede alla Corte Suprema degli Stati Uniti di annullare la sentenza. La stessa Corte Suprema del Colorado ha sospeso la sua decisione finché la questione non sarà stata definitivamente chiarita in appello. Anche Bellows ha sospeso per il momento la sua decisione. Le votazioni interne ai partiti, Stato per Stato, iniziano a gennaio nell’Iowa. Le elezioni primarie determineranno chi sarà in lizza per le elezioni americane del 5 novembre. Trump, in base ai sondaggi che lo danno nettamente avanti a Biden, ha grandi possibilità di vincere le elezioni presidenziali americane del 2024 e di tornare alla Casa Bianca.