Tredicesima, la proposta online che va forte: spalmare la mensilità aggiuntiva su quelle ordinarie
Quasi un giovane italiano su due (41%) userà l’entrata extra della tredicesima di dicembre per coprire le spese arretrate, mentre solo uno su quattro (26%) la utilizzerà per fare regali di Natale. Il rimanente 33% non si porrà la questione perché inquadrato con una forma contrattuale che non prevede la gratifica natalizia, i cui effetti sugli acquisti quest’anno sembrano quindi destinati a essere decisamente ridotti rispetto al passato.
E’ questo il quadro che emerge dal sondaggio realizzato tra gli under 40 italiani da Adesso!, movimento di proposta e progetto di media activism lanciato da Tomaso Greco. L’indagine, che ha interessato gli oltre 35 mila aderenti raccolti dalla pagina Instagram del gruppo in soli sei mesi di attività, ha messo in evidenza anche un altro aspetto: quest’anno il tema più rilevante per i giovani italiani in tema di regali di Natale sarà quello del costo.
Nonostante la sensibilità delle nuove generazioni nei confronti dei temi ambientali e della sostenibilità nelle sue diverse declinazioni, la stragrande maggioranza (74%) dei ragazzi tra i 20 e i 40 anni sarà costretta a fare le proprie scelte sulla base del prezzo anziché su quella della sostenibilità sociale o ambientale (13%). Non solo. L’11% avrà un budget talmente limitato da non potersi nemmeno permettere di fare regali di Natale.
“Un giovane lavoratore su due aspetta la tredicesima per pagare spese arretrate. È il risultato di un Paese dove gli stipendi sono al palo da trent’anni e dove si discute animatamente sui salari minimi, ma mai su come far crescere gli stipendi che, pur non essendo minimi, sono fermi e inadeguati”, commenta Tomaso Greco. “Tre proposte: dare al lavoratore la possibilità di scegliere di spalmare le mensilità aggiuntive su quelle ordinarie, per avere da subito un miglior rapporto tra stipendio mensile e costo della vita; permettere la detrazione in busta paga di alcuni beni essenziali per la vita per alzare i netti; abilitare la contrattazione territoriale e aziendale e detassarla per alzare in modo diffuso gli stipendi”.