Su Delmastro è gogna continua: il Pd si indigna per l’espressione “spezzare le reni”. Vogliono il bavaglio

6 Dic 2023 20:06 - di Redazione
Delmastro

La coppia Fratoianni-Bonelli è fantastica. Il primo chiede le dimissioni ora di questo ora di quello. Ha l’elenco dei ministri attaccato sul pc e di volta in volta lancia la sua freccia avvelenata. L’altro, Bonelli, una volta a settimana si fa un giretto in Procura per depositare denunce. Intanto dentro il partito si scatena una bagarre per le accuse della ex portavoce Eleonora Evi. I Verdi – ha detto – sono un partito patriarcale. Il che, dopo il caso Soumahoro, dovrebbe indurre la strana coppia Fratoianni-Bonelli a fare un po’ di silenzio.

Fratoianni e Bonelli corrono sempre dietro al Pd

Invece sono rumorosi, e se vogliamo anche un po’ petulanti, nel correre dietro al Pd ogni volta che c’è da attaccare un esponente del governo. Al Nazareno hanno infatti montato un nuovo caso contro Delamstro. Hanno chiesto il ritiro della delega al sottosegretario di FdI perché ha usato l’espressione mussoliniana “spezzare le reni” parlando delle correnti interne alla magistratura. In più ha definito l’anarchico Cospito un influencer della sinistra.

Deriva orwelliana a sinistra

La deriva orwelliana di cui la sinistra è ormai preda non conosce più limiti. Una retorica debordante investe ora questo ora quello senza paura di coprirsi di ridicolo. L’espressione “mussoliniana” poi la ritroviamo pure in un articolo del quotidiano “Domani” di un anno fa, dove si parla della voglia della destra di “spezzare le reni” a quelli che fanno i rave abusivi. Dunque il giornale di De Benedetti può prendere in prestito quelle parole e Delmastro non può pronunciarle?

Verini ce l’ha con Delmastro

Al Pd si sono accodati subito quelli di Alleanza Verdi e Sinistra. Nessuno stupore. Mentre a Walter Verini, il senatore dem per il quale Delmastro va “fermato” ora e subito, ha replicato ieri il senatore di FdI Alberto Balboni: “Il senatore Verini continua, ad ogni seduta, a reiterare la richiesta di dimissioni del sottosegretario Delmastro. Ormai è diventata una sua fissazione. Si potrebbe quasi pensare che è diventato per lui un fatto personale. Verini è infatti uno dei 4 senatori del Pd che andarono a trovare Cospito in carcere convinti di strumentalizzarlo contro il governo Meloni senza rendersi conto che era Cospito, e attraverso lui i boss mafiosi, a strumentalizzare i parlamentari del Pd”.

La replica di Balboni (FdI)

“Verini evidentemente – prosegue Balboni – non perdona a Delmastro di aver reso pubblica questa verità. Che deve bruciare a tal punto ai parlamentari dem da averli spinti a chiedere di costituirsi parte civile nel procedimento penale contro Delmastro, tentativo fallito perché il GUP ha respinto la richiesta. Ma la cosa più divertente è l’affermazione di Verini di non chiedere le dimissioni perché Delmastro è sotto processo, riconoscendo che ogni cittadino è innocente fino a sentenza definitiva. Bontà sua. Però dice che Delmastro deve dimettersi, perché ha divulgato informazioni vincolate dal segreto”.

Anche Gratteri ha chiarito che quei documenti non erano secretati

“Peccato che questo è esattamente ciò che il processo dovrà stabilire, essendo noto che in merito le opinioni anche di autorevoli giuristi divergono. Da ultimo il dott. Gratteri ha escluso che quei documenti fossero coperti da segreto. Insomma -conclude- Verini pretende insieme di essere persona offesa, parte civile e giudice insieme. Per un sedicente garantista non c’è male”.

 

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