Siluro di Conte a Schlein: “Federatrice? Sì, ma delle correnti del Pd”. Buio fitto sulle candidature

18 Dic 2023 15:43 - di Alessandra Danieli

A Giuseppe Conte non è andata giù la proposta prodiana, la sostanziale investitura di Elly Schlein a federatrice del centrosinistra. E non si lascia pregare per dire la sua. Neppure 48 ore dopo il leader 5Stelle ribatte secco: “Federatrice? Sì, ma delle correnti Pd”. Una frecciata velenosa contro la segretaria dem, alle prese con un partito diviso e la competizione con i cugini grillini a chi è più anti-meloniano. “Noi al M5S non abbiamo bisogno di nessun federatore”. La segretaria non risponde ma continua a occupare i riflettori strepitando contro il governo a ogni occasione. Dagli scranni di Montecitorio e dai palchi.  “Il nostro avversario è e resta Giorgia Meloni e il suo governo”, rimarcano dal Nazareno ricordando che mai una parola è stata detta contro le altre opposizioni.

Conte a Schlein: puoi federare le correnti del Pd

La difesa della capa dagli attacchi di Conte arriva dai piani alti del Nazareno.”Schlein ha sempre cercato di costruire battaglie comuni sui temi. Come sul salario minimo, avendo lei la responsabilità di guidare il primo partito dell’opposizione”. Parole che vorrebbero spegnere le polemiche di queste ore sul problema dei problemi: la guida del centrosinistra, che vorrebbe prendere a modello la coalizione avversaria vincente. Nel centrodestra chi prende più voti, conquista la leadership. Ma in casa del centrosinistra la questione non è così facile. Al momento le opposizioni, tra ripicche, competizioni interne e formule algebriche, rischiano il corto circuito.

Buio fitto sulle candidature delle europee

La posta in gioco alle europee è alta. Giuseppe Conte ha già fatto sapere, e lo ha ripetuto, che non intende “sacrificarsi” come capolista alle europee. Schlein, invece, non ha ancora dipanato la matassa. Chi tra i dem spinge per la candidatura scommette che la segretaria capolista avrebbe una funzione di traino per la lista Pd. Ma la diretta interessata non smentisce e no conferma, anzi ha fatto capire che deciderà senza fretta, preoccupando l’ala riformista che spinge per accelerare. “I collegi sono enormi, col voto di preferenza. I candidati devono poter partire subito”, dice “Alessandro Alfieri.

Picierno: Conte dovrebbe essere più rispettoso

Anche alla due giorni Pd sull’Europa che si è svolta agli studios, tra aspiranti candidati e ricandidati, si lamentava la totale assenza di indicazioni finora. “Le liste? Non abbiamo idea”. Al momento ci sono più disponibilità che certezze. Si sono fatti avanti molti sindaci, a termine mandato, da quello di Firenze, Dario Nardella, a quello di Pesaro, Matteo Ricci.

I 5Stelle continuano la politica di disturbo

Sulla polemica di Conte, per lo più silenziata, arriva una replica dalla delegazione Pd a Strasburgo. “Conte dovrebbe essere più rispettoso”, dice la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno. “E ricordare che in moltissimi casi la nostra comunità politica ha dato prova di molta generosità e di moltissima pazienza. Ma ogni pazienza ha un limite. È tempo di costruire un’alternativa alla destra. Chiarisca senza giri di parole se intende costruirla insieme o se, per suoi interessi elettorali, a prevalere è la corsa contro il Pd”.

 

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