Sciopero dei medici, penalizzati malati e fragili. Bassetti: «Assurdo, non siamo metalmeccanici»
E’ iniziato questa mattina lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari e degli infermieri contro la Manovra 2024 e in particolare il taglio delle pensioni. A rischio tutti i servizi, compresi gli esami di laboratorio, gli interventi chirurgici, le visite specialistiche, gli esami radiografici. Garantite, invece, le prestazioni d’urgenza, evidenziano i sindacati che hanno proclamato lo sciopero, Anaao Assomed e Cimo-Fesmed, e per il comparto il sindacato Nursing Up. L’astensione dal lavoro coinvolgerà circa la metà dei dei sindacalizzati. 1,5 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare. Un’assurda e inutile penalizzazione delle categorie più fragili, anziani e malati…
Sciopero dei medici, le ragioni della protesta e il no di Bassetti
Sono almeno 5 le ragioni della protesta di infermieri, ostetriche e professioni sanitarie ex legge n 43/2006: assunzioni di personale; detassazione di una parte della retribuzione; risorse congrue per il rinnovo del contratto di lavoro; depenalizzazione dell’atto medico; cancellazione dei tagli alle pensioni. Una protesta su cui si sono abbattute le critiche di Matteo Bassetti: “Il Governo in carica ha il cerino in mano. La situazione dei sanitari, medici e infermieri, non è buona ma non è un problema di oggi ma degli ultimi 20 anni. Dove si è soltanto tolto alla sanità, dalla sinistra al centro alla destra. Trovo sbagliato oggi scioperare visto che questo Governo è arrivato da poco. Credo che i medici non dovrebbero mai scioperare, non siamo metalmeccanici, tranvieri, nel nostro lavoro c’è di mezzo la vita delle persone che immagine diamo scioperando oggi?”, dice all’Adnkronos Salute il direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, che torna sullo sciopero dei medici.
“Sui temi della salute non dobbiamo dividerci, quando si fa uno sciopero ci si contrappone invece serve un impegno bipartisan”, suggerisce Bassetti. “Bisogna ripensare il nostro sistema – aggiunge – ci sono problemi strutturali, soprattutto di risorse. Si dovrebbe rivedere tutta la filiera delle risorse immesse nel sistema sanitario. Andare a mettere mano al numero chiuso nelle professioni sanitarie che è stato un grandissimo errore. Cercare di mettere – conclude – un pochino più di merito all’interno degli ospedali, all’interno della sanità, ma alzando l’asticella”.