Rapimento di Kata: spunta la pista degli abusi sessuali. “C’è il precedente di una bimba stuprata”

31 Dic 2023 13:06 - di Davide Ventola
rapimento Kata

C’è una nuova pista sul rapimento di Kata. Il sequestro della bambina peruviana Kataleya di 5 anni, il 10 giugno 2023 durante l’occupazione abusiva dell’ex hotel Astor di Firenze potrebbe esser maturato come “vendetta trasversale” per un abuso sessuale subito da un’altra bimba che viveva anch’essa dentro la struttura. Lo scrive il quotidiano La Repubblica nelle pagine fiorentine riguardo a una nuova pista seguita da procura e carabinieri in base ad alcune testimonianze e a voci che erano circolate nei giorni successivi alla sparizione di Kata.

Sparita nel nulla nel centro di Firenze: si brancola nel buio da 6 mesi

Al momento non ci sono riscontri, gli investigatori lavorano su affermazioni di persone. Tuttavia, anche questa ipotesi viene valutata nel massimo riserbo e al vaglio ci sarebbe la posizione di un soggetto vicino a Kata come presunto autore dell’abuso sessuale all’altra bimba. Rapire Kata, in buona sostanza, avrebbe per motivo una ritorsione a quella violenza. Tale pista di indagine si affianca ad altre, fra cui quella della vendetta per i forti contrasti fra bande maturati nel controllo del “racket degli affitti” delle stanze dell’ex albergo per immigrati clandestini e senza casa.

Il 10 giugno 2023 il rapimento della piccola Kata

Il 10 giugno Kataleya Alvarez, per tutti Kata, sparisce nel nulla dall’ex hotel Astor a Firenze. Un vecchio stabile occupato da anni da una comunita’ multietnica, dove la bimba peruviana di 5 anni vive con la madre e il fratello. La procura apre le indagini. Al lavoro carabinieri, genetisti e superconsulenti. Un video riprende per l’ultima volta la bimba nell’ex albergo, alle 15,12 quando sale da sola le scale interne del cortile fino al terzo piano e successivamente, alle 15,13, quando torna giù, sempre da sola. Poi scompare. La madre, Katherine Alvarez, il 20 novembre è stata denunciata per lesioni aggravate. Avrebbe ferito ripetutamente con un coltello una connazionale nei bagni di una discoteca.

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