Raid russi sull’Ucraina: 32 morti. E Putin perde il fedelissimo Egonov. “È caduto dal balcone”
Altri due corpi sono stati recuperati tra le macerie provocate dai raid russi che ieri hanno preso di mira Kiev. Lo scrive su Telegram il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko. “Dalle macerie sono stati recuperati altri due cadaveri – afferma Klitschko – al momento risultano morte 13 persone”. Sale così a 32 il totale delle vittime civili dell’ondata di raid lanciata ieri da Mosca in tutta l’Ucraina, la più pesante dall’inizio della guerra.
Anche 6 bambini feriti nei raid russi
Sei bambini sono rimasti feriti nell’attacco su larga scala lanciato dalla Russia contro l’Ucraina nella notte tra giovedì e venerdì: lo ha reso noto su Facebook la Procura generale, come riporta Ukrinform. “A Odessa sono rimasti feriti un bambino di 6 anni e una bambina di 8 anni. A Leopoli è rimasto ferito un ragazzo di 14 anni. A Dnipro sono rimasti feriti un bambino di 15 anni e uno di un anno e mezzo. Una 15enne è rimasta ferita a Smila, nella regione di Cherkasy,” si legge nel post. Dall’inizio dell’invasione russa a oggi, ha aggiunto la Procura, 513 bambini sono morti a causa della guerra e oltre 1.167 sono rimasti feriti.
Durante la notte le forze russe hanno anche lanciato un attacco dalla Crimea. La difesa aerea di Kiev ha abbattuto 5 droni Shahed su 10 nelle regioni di Mykolaiv, Kherson e Khmelnytskyi. A Kherson, a seguito dell’attacco un edificio amministrativo è stato distrutto.
La controffensiva di Kiev non si è fatta attendere. Nella notte scorsa 32 droni ucraini sono stati abbattuti sulle regioni di Mosca, Bryansk, Kursk e Oryol, durante una serie di raid con un bilancio di almeno un morto e quattro feriti, secondo le autorità locali. Una nave russa del Mar Nero ha abbattuto un drone diretto verso la Crimea.
Chi era Vladimir Egonov
Da Mosca arriva la notizia della morte di Vladimir Egorov, un politico del partito Russia Unita del presidente russo Vladimir Putin. Egonov è stato trovato morto nel cortile di casa a Tobolsk, in Siberia. Sul corpo “non ci sono segni esterni di violenza”, hanno detto gli investigatori al Kommersant. I media russi hanno riferito che la polizia deve ancora stabilire le cause della morte di Egorov, 46 anni, ma la Duma della città di Tobolsk ha pubblicato un necrologio sulla sua pagina social affermando che Egorov è morto “a seguito di un incidente”.
Il canale Telegram non ufficiale Baza – che ha legami con i servizi di sicurezza russi – ha detto che il corpo di Egorov “è stato scoperto nel cortile della sua casa in via Kedrovaya mercoledì”. La morte di Egorov allunga la lista di decessi avvenuti in circostanze poco chiare di figure di spicco russe, tra cui diversi uomini d’affari legati alle due più grandi società energetiche russe.