Polmoniti nei bambini, in Italia non c’è allarme. I pediatri raccomandano: non usare antibiotici a casaccio
Non c’è nessun allarme sanitario in Italia per le polmoniti nei bambini. Lo ha spiegato ieri il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato e lo ha ribadito oggi la Società italiana di pediatria.
Gemmato: Vaia assicura che non esiste un allarme polmoniti nei bambini in Italia
“Ho sentito il direttore della prevenzione, il dottor Francesco Vaia, che sostanzialmente rassicura che non esistono problemi legati alle polmoniti in Cina”, aveva detto ieri Gemmato rispondendo ai giornalisti sulle polmoniti pediatriche in Cina e Francia.
“Ho consultato anche i dati circa l’occupazione delle terapie intensive e oscillano tra l’1,4 e l’1,6% – ha aggiunto – Proprio quello delle terapie intensive è il dato che e si valuta per capire se c’è un impatto sulla popolazione e questo impatto non c’è. Le parole di Vaia – ha concluso – insieme ai dati che ci raccontano di un’occupazione delle terapie intensive poco sopra l’1%, ci fanno essere cautamente ottimisti che la situazione è sotto controllo”.
I pediatri: va fatto un uso appropriato degli antibiotici
“No al panico, sì all’uso appropriato degli antibiotici”, è il monito odierno della Società italiana di pediatria (Sip). I pediatri affermano infatti che in Italia “non si è osservato alcun aumento delle infezioni respiratorie da Mycoplasma pneumoniae, che interessa prevalentemente i bambini di più di 5 anni di età e verso cui i macrolidi sono gli antibiotici di scelta”, mentre “nella popolazione 0-18 anni si sta osservando un’elevata prevalenza di infezioni respiratorie da virus influenzali e una concomitante circolazione di Virus respiratorio sinciziale (Rsv) e Sars-CoV-2”.
“In un numero contenuto di casi queste infezioni virali possono andare incontro a sovrainfezioni batteriche, soprattutto da Streptococcus pneumoniae, batterio per cui l’amoxicillina è l’antibiotico di prima scelta e che in circa il 25% dei casi in Italia è resistente ai macrolidi”, spiegano i pediatri del Tavolo tecnico Malattie infettive e vaccinazioni della Sip.
I pediatri: rispetto alla situazione in Cina non bisogna farsi guidare dalla paura
Gli specialisti ribadiscono dunque che “gli antibiotici non vanno utilizzati per contrastare le infezioni virali mentre, quando usati in modo appropriato, sono uno strumento prezioso nella lotta contro le infezioni batteriche. Tuttavia – sottolineano – il panico generato dagli eventi segnalati in Cina, la cui eziologia sulla base di quanto dichiarato dalle autorità cinesi sembra essere legata a virus e batteri noti, e l’uso indiscriminato di antibiotici, in particolare dei macrolidi, può causare gravi conseguenze sulla salute pubblica”.
E ancora, sull’allarme in Cina, per gli esperti “non è prudente farsi guidare dalla paura o da informazioni non verificate. La situazione sanitaria in Cina ha dimostrato un incremento delle infezioni respiratorie da Mycoplasma pneumoniae dal mese di maggio, mentre da ottobre sono aumentate le infezioni respiratorie causate da virus influenzali e da Rsv. Questo richiede verifiche a livello internazionale sia mediante la sorveglianza dei patogeni virali e batterici circolanti, sia analizzando le coperture vaccinali (in Cina, ad esempio, non risulta essere stata implementata la vaccinazione pneumococcica con preparati coniugati) senza arrivare a conclusioni affrettate”.
Gli antibiotici non sono efficaci contro i virus
I pediatri tengono a ribadire dunque, in risposta a eventuali preoccupazioni, che: gli antibiotici non sono efficaci contro i virus, compresi i virus influenzali, Rsv e Sars-CoV-2; l’uso di antibiotici nei bambini senza la supervisione di un pediatra può aggravare il problema della resistenza antibiotica in età pediatrica; l’uso inappropriato e indiscriminato dei macrolidi può causare un aumento della resistenza batterica, compromettendo l’efficacia di questi farmaci quando sono veramente necessari.