Parigi, l’uomo che ha ucciso la moglie e i 4 figli confessa: “Sentivo le voci che mi dicevano di fare del male”
L’uomo arrestato questa settimana a Meaux, nell’Ile de France, con l’accusa di aver ucciso sua moglie e i suoi quattro figli ha riconosciuto la propria responsabilità, spiegando che “sentiva voci” che gli chiedevano di “fare del male”. Lo ha rivelato oggi il procuratore Jean-Baptiste Bladier. La coppia stava insieme da 14 anni e si conosceva dai tempi del liceo, ha detto il pm Bladier. L’uomo aveva precedenti per violenza contro la moglie ed è stato arrestato il 26 dicembre a Sevran.
Il detenuto, identificato come Noé B., 33 anni, ha dichiarato durante gli interrogatori di “aver pugnalato a morte la moglie e le due figlie” e di aver “annegato i suoi due figli”, come indicato dal pubblico ministero, secondo quanto riferito dal quotidiano francese “Le Figaro”.
“Ha spiegato che ‘sentiva voci’ che gli chiedevano di ‘fare del male'”, ha detto Bladier, aggiungendo che l’uomo ha detto agli investigatori che “si sentiva vuoto”. Inoltre, ha riferito di aver assunto farmaci dal 2019 per un disturbo psichiatrico, anche se non lo ha fatto il 24 dicembre, data in cui sono stati ritrovati i corpi.
I cadaveri della moglie, una donna di 35 anni di nazionalità haitiana, delle sue due figlie, di dieci e sette anni, e dei suoi due figli, di quattro anni e nove mesi, sono stati rinvenuti in varie parti dell’abitazione della famiglia a Meaux, alla periferia di Parigi, in quella che Bladier ha definito “la scena di un delitto di grande violenza”.
Le autorità hanno aperto un’indagine formale per “omicidio volontario premeditato”. Il sospettato resta in custodia, dopo che un primo perito ha concluso che è mentalmente idoneo a sottoporsi alle procedure.