Natale e Capodanno sotto il segno dell’allerta terrorismo: la circolare del Viminale ai prefetti
Una circolare del Viminale, inviata dal Dipartimento della Pubblica sicurezza ai prefetti italiani, mette in allerta per i rischi di azioni terroristiche in occasioni delle festività natalizie. Moltissime persone affolleranno piazze, locali e ristoranti la notte di Capodanno e, “in considerazione dell’attuale delicato contesto politico internazionale, connotato dall’acuirsi di tensioni, soprattutto nell’area mediorientale, che hanno elevato il rischio di azioni di natura terroristica”, questi festeggiamenti “rappresentano eventi da attenzionare con particolare riguardo sotto il profilo della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica”.
“Evitare situazioni di eccessivo assembramento”
I prefetti vengono invitati a pianificare “per tempo” idonei dispositivi di sicurezza, “soprattutto in relazione agli eventi organizzati in luoghi pubblici e presso tutti quei siti ove tradizionalmente, anche in assenza di specifiche iniziative, si registrano, con l’approssimarsi della mezzanotte, alte concentrazioni di persone”. Per questi luoghi, è l’indicazione vanno previste misure per evitare “situazioni di eccessivo assembramento”, anche facendo ricorso a specifici servizi di vigilanza dall’alto per la “tempestiva rilevazione e conseguente gestione di eventuali criticità”.
Circolare del Viminale ai prefetti: allerta anche su rave e baby gang
Occhio anche agli episodi di criminalità diffusa ed ai gruppi di giovani che, richiamati attraverso i social, potrebbero, come avvenuto in altre occasioni, “dar luogo a condotte illecite favorite dalle situazioni di assembramento”. I luoghi di svolgimento delle iniziative programmate, dunque, rileva la circolare, “dovranno essere oggetto di mirati controlli preventivi” e bonifiche. Andrà inoltre potenziata l’attività informativa per la tempestiva individuazione di “feste illegali tipo rave party”.
Tunisino aveva la bandiera dell’Isis sul balcone a Caltanissetta: rimpatriato
Occhi puntati anche sui movimenti ambientalisti che, nell’ultimo mese, hanno organizzato numerose mobilitazioni “potrebbero ravvisare” nelle feste di Capodanno, specie quelle “di particolare impatto mediatico, una occasione di massima visibilità per l’attuazione di iniziative contestative e dimostrative, anche con modalità eclatanti”.
Proprio in queste ore, la Digos di Siracusa e l’Ufficio Immigrazione hanno rimpatriato un cittadino tunisino, trattenuto nel CPR di Caltanissetta, dopo che lo stesso è stato espulso dal Prefetto di Siracusa. L’uomo, in libertà vigilata per maltrattamenti perpetrati nei confronti della moglie, era stato denunciato anche per istigazione e apologia del terrorismo dopo aver esposto dal balcone della sua abitazione un vessillo dell’ISIS.