Milano, trovata morta in casa Fiorenza Rancilio, sorella di Augusto sequestrato dall’Anonima nel ’78

13 Dic 2023 17:48 - di Alessandra Danieli

È  stata trovata a terra morta nella sua abitazione in pieno centro a Milano. La vittima 73enne è Fiorenza Rancilio, sorella di Augusto, 26enne sequestrato dall’Anonima nel 1978. La donna presentava molte ferite in testa e un’evidente lesione al cranio. Sul posto sono intervenuti subito i carabinieri della compagnia Milano Duomo, che stanno indagando sulla morte.

Trovata morta in casa a Milano Fiorenza Rancilio

Nell’attico al nono piano dell’abitazione, chiuso dall’interno, è stato trovato il figlio 35enne della donna. Dopo essere stato sentito dagli investigatori, è stato portato in ospedale in stato di choc. Nelle ore precedenti – è stato accertato – aveva assunto psicofarmaci. Intanto la procura ha aperto un fascicolo per omicidio. La pm di turno Ilaria Perinu è arrivata per un sopralluogo nell’appartamento di via Crocifisso 6. Fiorenza apparteneva a una nota famiglia di immobiliaristi. Ed era presidente della fondazione ‘Augusto Rancilio’, intitolata a suo fratello, architetto vittima di un sequestro di persona nel 1978.

È la sorella di Augusto, sequestrato dall’Anonima nel 1978

La porta d’ingresso – da quanto appreso – era chiusa dall’interno al momento dell’arrivo degli investigatori. Che in queste ore stanno cercando i familiari della vittima e altri testimoni per ricostruire quanto successo. Non si esclude l’ipotesi dell’omicidio. “Su quanto successo non abbiamo nulla da dichiarare”,  dicono dalla fondazione Augusto Rancilio. Il ruolo di presidente ora è rivestito da Cesare, fratello di Fiorenza. La fondazione ha sede a Villa Arconati, una delle dimore più maestose nell’hinterland milanese, costruita nel 1600, che si trova a Bollate. In via Crocefisso c’è il quartier generale della famiglia.

Il figlio in stato di choc è ricoverato in ospedale

Al piano terra e al piano seminterrato ci sono gli uffici delle immobiliari Palladium group e Omnium, società che hanno una cinquantina di dipendenti. Madre e figlio vivevano nello stesso palazzo in due piani diversi, lei al nono e lui al sesto. Secondo la prima ricostruzione, sarebbe stata la donna delle pulizie a trovare il corpo, dopo che mercoledì mattina i dipendenti si erano allarmati non vedendo la donna in ufficio. Anche il figlio si occupava della gestione immobiliare. I vicini descrivono la famiglia come molto riservata, impegnata nel lavoro e proprietaria di un patrimonio molto consistente.

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