Meloni: “Smontiamo il bluff di Hamas che vuole lo scontro di civiltà, l’antisemitismo è un cancro” (video)
“È una settimana complessa, ma ci tenevo a esserci seppure da remoto”. Così Giorgia Meloni collegata da remoto alla presentazione di PhotoAnsa 2023 al museo Maxxi di Roma. Si parte dal Medioriente, focus del dibattito mondiale dopo gli attacchi del 7 ottobre di Hamas contro Israele, per passare al conflitto russo-ucraino e ‘atterrare’ sui temi cruciali dell’agenda politica nazionale.
Meloni: l’antisemitismo è un cancro
“L’antisemitismo è un problema reale che sta crescendo in tutta Europa e in Occidente”, ha detto la premier parlando dei contraccolpi del conflitto israelo-palestinese. Lo ha definito un “cancro da sconfiggere”, spesso mascherato da critica verso Israele. “Lo dimostrano – ha aggiunto – le tante manifestazioni che abbiamo visto pro Palestina che poi inneggiavano ad Hamas. L’antisemitismo cresce anche alimentato dalle comunità islamiche insediate nel nostro territorio. E si sta facendo largo, come vediamo dalle denunce di quello che accade in molti campus universitari. Noi abbiamo un commissario ad hoc che si occupa della materia – ha detto ancora la premier – abbiamo rafforzato le misure di sicurezza a tutela delle comunità ebraiche. Il governo sta facendo la sua parte e invito tutti a essere molto concentrati”.
“Non si può non partire dalla ferocia di Hamas”
“Non si può parlare del conflitto senza partire dalla ferocia disumana di Hamas che racconta la disumanizzazione dell’altro. E io penso che debba essere condannata senza ambiguità perché se ci abituiamo all’orrore, abbiamo un problema serio”. Quella ferocia ha anche un intento politico”, sottolinea Meloni. “Mi sono chiesta perché riprendere scene raccapriccianti come quelle del 7 ottobre? Sono immagini mandate al mondo per creare un solco incolmabile con il mondo arabo e stoppare gli accordi di Abramo. Non dobbiamo cadere nella trappola. Hamas utilizza la questione palestinese per altro. Mirano a una guerra di civiltà. Per questo dobbiamo proseguire a dialogare con i paesi islamici dell’area”. Meloni ricorda il suo impegno personale in questa direzione.
Sono stata l’unico leader al vertice del Cairo
“Sono stata l’unica a partecipare al vertice del Cairo con Al Sisi. Dobbiamo restituire un ruolo all’Anpi e concentrarci sugli aiuti umanitaria a Gaza. Il governo ha inviato aiuti alimentari e abbiamo attivato un ospedale sulla nave Vulcano dove operano medici del Qatar. A Dubai ho portato medici del Gaslini e del Bambino Gesù per curare bambini, uomini e donne palestinesi”.
Giusto continuare a sostenere l’Ucraina
“È giusto continuare a sostenere l’Ucraina“, ha detto ancora Meloni. “Perché se consentiamo che saltino le regole del diritto internazionale, gli scenari di crisi si moltiplicheranno”. Poi i riflettori su spostano sull’Italia, a partire dal Mes. “Vedo un dibattito molto italiano e ideologico. Che testimonia la strumentalità di certe posizioni. Non si può parlare del Mes se non si conosce il contesto…”. Inevitabile la frecciata all’opposizione e al Pd. “Siete stati al governo 4 anni, se il Mes era così fondamentale, perché non l’avete ratificato in tempi rapidi? Un governo serio tiene conto del contesto e in quel contesto fa calare gli strumenti. Perché parliamo di strumenti e non di totem ideologici. Quando saprò qual è il contesto in cui mi muovo saprò anche cosa bisogna fare del Mes”.
Patto di stabilità, posizione è chiara e rispettata
Stesso discorso sul patto di stabilità. Anche questo capitolo non è all’ordine del giorno del Consiglio europeo, ma è una trattativa molto serrata e la posizione italiana è chiara e rispettata. “Stiamo ponendo una questione che non è il tentativo di un Paese di spendere soldi a pioggia. L’obiettivo del governo non è modificare il patto per spendere liberamente. Abbiamo dimostrato la serietà con cui affrontiamo le materie di bilancio. La questione che poniamo va nell’interesse dell’Italia e dell’Unione europea”.