Meloni ricorda il sacrificio della crocerossina Maria Cristina Luinetti, uccisa in un ospedale in Somalia

9 Dic 2023 20:17 - di Redazione

“Nel trentesimo anniversario dalla sua scomparsa, desidero ricordare il sacrificio e il coraggio di Maria Cristina Luinetti, giovane donna appartenente al Corpo Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana. Perse la vita a Mogadiscio, il 9 dicembre 1993, mentre cercava di impedire ad un uomo armato di entrare nell’ospedale in cui prestava servizio, incarnando fino all’ultimo il motto ‘Ama, conforta, lavora e salva‘”. Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni.

Luinetti, prosegue Meloni, “fu la prima italiana a cadere in missione di pace all’estero. Nel suo nome, e nei valori di eroismo e altruismo, non dimentichiamo”, conclude la presidente del Consiglio.

Una figura ricordata con queste parole anche sul sito della Croce Rossa: “Sorella Luinetti passò soltanto 19 giorni in Somalia; inviata a Mogadiscio il 20 novembre 1993 per prendere parte alla missione internazionale UNOSOM II, venne uccisa il 9 dicembre 1993. Le sue altissime azioni furono guidate da una profonda consapevolezza relativa ai rischi che correva nell’offrirsi ostaggio che fu seconda soltanto alla altrettanto profonda consapevolezza di proteggere vittime innocenti all’interno del poliambulatorio dove prestava servizio in favore della popolazione somala. La sua azione, mossa dall’imperituro principio di Umanità che rappresenta il pilastro della nostra azione umanitaria, è ancora oggi fonte di ispirazione per il personale militare in Italia e all’estero e per i 160.000 Volontari e Volontarie presenti nei quasi 700 comitati della Croce Rossa Italiana”.

Così Varese news ricostruisce la tragica morte della crocerossina: “Il 9 dicembre 1993 Cristina e la collega Renata Cotroneo erano in Sala chirurgica, quando sentirono un gran trambusto nella stanza di fronte. Avvicinatesi all’ingresso, tra i pazienti che litigano per la successione dei posti, videro un uomo armato: adirato per la fila, in un contesto di grande tensione, se la prese proprio con la giovane lombarda, che venne colpita prima con il calcio della pistola e poi da una serie di colpi di pistola.

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