Meloni-Conte sul Mes, sì al Giurì d’onore chiesto dal leader 5Stelle: verdetto entro il 9 febbraio

28 Dic 2023 18:25 - di Elsa Corsini

Sì al Giurì d’onore chiesto da Giuseppe Conte sulle dichiarazioni della premier Giorgia Meloni nel corso del dibattito sul Mes. Il verdetto è previsto per  il 9 febbraio. A dare la notizia ufficiale nell’Aula di Montecitorio è la presidente di turno, Anna Ascani. “Comunico che il presidente della Camera, essendone stata fatta richiesta da parte del deputato Giuseppe Conte, sussistendone i presupposti, ha nominato una commissione d’indagine che giudichi la fondatezza delle accuse rivoltegli dalla deputata Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei ministri, nel corso della seduta dell’assemblea del 12 dicembre 2023”.

Mes, via libera al Giurì d’onore chiesto da Conte

La commissione,  presieduta da Giorgio Mulè (Fi) , è composta dai deputati Fabrizio Cecchetti (Lega), Filiberto Zaratti (Avs), Alessandro Colucci (Nm) e Stefano Vaccari (Pd). E dovrà relazionare all’aula entro il prossimo 9 febbraio. Il primo a commentare il via libera del presidente della Camera Fontana è stato il leader grillino che parla di scelta “doverosa e apprezzabile”.

Verdetto entro il 9 febbraio

Il caso Conte-Meloni riguarda  il fondo “salva Stati “europeo bocciato dal Parlamento. Durante il dibattito alla Camera dello scorso  13 dicembre, la presidente del Consiglio ha accusato Giuseppe Conte di aver acconsentito “alla chetichella”, o meglio con il favore delle tenebre, alla riforma del Meccanismo europeo di stabilità il giorno successivo alle sue dimissioni. A sostegno di questa ricostruzione Meloni ha mostrato all’aula un fax inviato dall’allora ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Maurizio Massari, all’epoca rappresentante permanente dell’Italia a Bruxelles. Fax con l’autorizzazione a firmare.

Il fax sventolato dal premier Meloni

“Capisco la vostra difficoltà e il vostro imbarazzo”, ha detto Meloni. “Ma dalla storia non si esce. Questo foglio dimostra la scarsa serietà di un governo che prima di fare gli scatoloni lasciava questo pacco al governo successivo. Il governo Conte alla chetichella, col favore delle tenebre, ha dato l’assenso al Mes”.

Come funziona il Giurì d’onore

Il Giurì d’onore è una commissione d’indagine contemplata dall’articolo 58 del regolamento parlamentare. L’istituzione può essere chiesta da un deputato. Qualora si senta offeso nella sua onorabilità da accuse che gli siano state mosse nel corso di una discussione. Il Giurì ha quindi il compito di valutare la fondatezza delle accuse. Al Giurì viene solitamente assegnato un termine per riferire all’Assemblea sugli esiti della sua attività. Della relazione del Giurì l’Assemblea si limita a prendere atto, senza dibattito né votazione.

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