Meloni ai piccoli eroi dell’industria italiana: “Siete un esempio: tanto coraggio e un po’ di follia” (video)

5 Dic 2023 12:40 - di Lucio Meo

Al cospetto dell’Italia reale, quella degli industriali che rappresentano la manodopera manifatturiera specializzata di un’Italia che si fa onore con il suo “brand” in tutto il mondo, Giorgia Meloni promette stabilità e una visione di lungo respiro. “Questo Governo ha iniziato il suo percorso poco più di un anno fa. La bussola che orienta i nostri passi è il programma che è stato votato dai cittadini. Un programma di visione, di lungo periodo, che noi intendiamo portare avanti e attuare nei prossimi cinque anni, punto per punto. Un programma che punta a rendere l’Italia più competitiva, più forte, più apprezzata nel mondo, più orgogliosa di sé stessa”.
Col sorriso sulle labbra e la voglia di comunicare ottimismo, il presidente del Consiglio, in un videomessaggio trasmesso nel corso dell’Assemblea Confimi Industria, non si nasconde dietro un dito. “Un obiettivo ambizioso, lo so”, ammette la premier, “ma nessuno meglio di chi fa impresa sa che non c’è niente di impossibile se nel lavoro che si fa ogni giorno ci si mette passione, determinazione, coraggio. E anche un pizzico di follia”, dice.

Meloni al comparto manifatturieri della Cofimi promette un governo stabile e produttivo

La Meloni ha esordito nel videomessaggio ringraziando il Presidente Agnelli e tutti i rappresentanti delle imprese manifatturiere e dei servizi alla produzione associate a Confimi Industria che sono presenti oggi a Roma per l’Assemblea nazionale. “Siete un’organizzazione giovane, appena l’anno scorso avete celebrato il decennale, ma già da tempo vi siete guadagnati i galloni sul campo e rappresentate chiaramente una realtà importante in un comparto economico altrettanto fondamentale per una Nazione come la nostra, la seconda potenza manifatturiera d’Europa. Un comparto centrale nell’azione di governo perché costituisce il motore del Made in Italy, quel marchio che ci rende riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo. Se il Made in Italy è sinonimo di eccellenza e qualità lo dobbiamo in gran parte alle nostre piccole e medie imprese, lo dobbiamo al loro dinamismo, alla loro capacità di coniugare tradizione e innovazione. Senza le piccole e medie imprese il nostro sistema economico non sarebbe quello che è ed è per questa ragione che abbiamo scelto, in questo primo anno di governo, di porre le basi per costruire un ambiente che sia il più possibile favorevole a chi fa impresa. Perché lo Stato deve essere un alleato di chi produce ricchezza, di chi crea posti di lavoro, e non un nemico. Deve essere un alleato che aiuta le imprese a crescere, che le aiuta a diventare più forti e competitive”, ha aggiunto la premier.

La difesa della manovra economica dell’esecutivo

Parlando della manovra, la Meloni ha citato il rifinanziamento della Nuova Sabatini sui beni strumentali, le misure a sostegno del credito alle esportazioni e l’introduzione del principio “più assumi meno paghi”, ovvero quel meccanismo che consente di “premiare” le aziende che creano nuova occupazione, le aziende che incrementano i propri dipendenti a tempo indeterminato rispetto all’anno precedente. “È una misura che in un comparto come il vostro che è ad alta incidenza di manodopera, può avere effetti dal nostro punto di vista molto positivi – ha detto il premier – . Abbiamo lavorato con lo stesso approccio quando si è trattato di rivedere il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e di implementarlo con il capitolo del REPowerEU. Un lungo e articolato lavoro che ci ha consentito di liberare e mettere a disposizione delle imprese oltre 12 miliardi di euro di risorse aggiuntive. Fin dal nostro insediamento ci siamo concentrati su uno dei problemi che incide di più sulle piccole e medie imprese, ovvero il costo dell’energia. Sono tante le misure che abbiamo introdotto in questi mesi. Ci tengo a ricordare uno degli ultimi provvedimenti che abbiamo approvato in Consiglio dei ministri: un decreto che prevede un sistema di incentivi grazie al quale circa 3800 imprese a forte consumo di energia elettrica – quindi chimica, vetro, tessile – potranno installare impianti a fonti rinnovabili e vedersi anticipare dal GSE gli effetti della realizzazione di questi impianti, da restituire nei successivi vent’anni. Allo stesso modo, abbiamo previsto l’acquisto a prezzo vantaggioso di gas per circa mille aziende attraverso il GSE e il rilascio di nuovi titoli per la coltivazione di idrocarburi”.

Gli interventi per alleggerire il sistema fiscale

Il premier ha poi ricordato alla platea di Confimi Industria  l’attuazione della delega fiscale, “che sta procedendo molto velocemente e che punta a tagliare le tasse e costruire un rapporto paritetico e di collaborazione tra Stato e contribuenti. Con un’attenzione particolare, ovviamente e anche qui, a chi fa impresa e contribuisce così alla ricchezza nazionale”. Poi, dopo le promesse di stabilità del suo governo, Meloni ha concluso: “Anche da voi, dobbiamo prendere un po’ di esempio nel lavoro che facciamo tutti i giorni. Voi intanto continuate a dare, come sempre, il meglio di voi e troverete a fianco un Governo capace di sostenere quel lavoro, di sostenere quella visione, di sostenere quel pizzico di follia e di sostenere così la Nazione nel suo complesso”.

 

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