Donne carnefici: false accuse all’ex, arrestata ad Agrigento. In manette ragazza stalker ad Anzio

29 Dic 2023 10:14 - di Davide Ventola

Donne carnefici in prima pagina sulle cronache locali oggi. Una donna di 50 anni, di Palma di Montechiaro (Agrigento) rimasta ferita dall’acido nelle scorse settimane perché, aveva denunciato, di essere stata aggredita dal marito dal quale si stava separando, è stata arrestata dalla Squadra Mobile di Agrigento con l’accusa di calunnia e sfregio permanente. Secondo le conclusioni a cui sono arrivati gli inquirenti, infatti, sarebbe stata lei ad aggredire con una bottiglia di acido il marito di 48 anni, attualmente ricoverato al centro grandi ustioni del Cannizzaro di Catania per le lesioni riportate alle mani e al collo.

L’assalto con l’acido? Ribaltate le accuse

L’uomo era stato arrestato con l’accusa di lesioni personali gravissime, per quanto avesse sempre respinto le accuse e raccontato anzi di essere stato appunto aggredito dalla moglie che viveva ormai da alcune settimane in una struttura protetta dopo le denunce rivolte al 48enne. Totalmente di senso contrario il racconto della donna, tanto che sono stati necessari anche degli accertamenti tecnici per cercare di dipanare la matassa. Una vicenda complessa e delicatissima sulla quale era stato anche il procuratore della Repubblica di Agrigento ad intervenire chiedendo alla stampa di sospendere la pubblicazione di notizie in attesa che fossero acquisiti più solidi elementi di indagine.

Donne carnefici: arrestata una 24enne ad Anzio per aver perseguitato l’ex

Un altro caso di cronaca nel quale le donne non sono vittime, ma carnefici, viene segnalato in provincia di Roma. Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Anzio-Nettuno, al termine di una delicata indagine, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Velletri nei confronti di una 24enne, di origini bulgare, di Anzio gravemente indiziata del delitto di atti persecutori nei confronti dell’ex compagno. Il provvedimento e’ stato emesso al termine di una serrata e tempestiva attivita’ d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri, a seguito della denuncia presentata negli uffici di polizia dal ragazzo, che ha permesso di raccogliere a carico dell’indagata gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato atti persecutori.

La denuncia, avvalorata dall’attivita’ di ascolto dei testimoni successivamente realizzata e dalle analisi dei file-audio video acquisiti, ha fatto emergere che, dopo il termine della relazione sentimentale a causa della gelosia ossessiva dell’indagata, era iniziata la sua condotta persecutoria, tramite telefono, social, ma anche realizzata di persona. La stessa controllava e minacciava la propria vittima, dicendo che si sarebbe suicidata o auto lesionata. La 24enne, assolutamente determinata nel proprio intento delittuoso, aveva raggiunto l’ex compagno presso la propria abitazione, quella dei parenti ed infine sul posto di lavoro, costringendolo a cambiare le proprie abitudini di vita e a non uscire per timore di incontrarla ed essere aggredito.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • pietro 29 Dicembre 2023

    Ecco, come la realtà sullo stalking è molto più complessa di come ideologicamente le femministe sinistre a senso unico , ogni giorno la fanno vedere, non è che si voglia sminuire il problema del femminicidio e altri tipi di violenze , però bisogna trattare con serietà e senza sinistre ideologie il problema!!