Disforia di genere, meglio lo psicologo o la triptorelina? Gasparri solleva il caso del Careggi di Firenze

21 Dic 2023 11:28 - di Redazione
Gasparri Careggi

Chiarezza sul modo in cui viene trattata la disforia di genere all’ospedale Careggi, fra i centri maggiormente specializzati sul tema. E’ la richiesta del senatore Maurizio Gasparri che chiede al ministro della Salute Schillaci di inviare ispettori all’ospedale.

“Risulterebbe che ai bambini di età media di 11 anni che vi si recano non venga fornita assistenza psicoterapeutica e psichiatrica – si legge nell’interrogazione – che le valutazioni psicologiche sui bambini avvengano principalmente sulla base di ciò che gli stessi riferiscono e che ai piccoli pazienti vengano iniettate le sostanze bloccanti della pubertà”. Gasparri fa riferimento alla triptorelina, un farmaco utilizzato, appunto, per bloccare le trasformazioni fisiche tipiche di quell’età (tra cui ciclo mestruale e sviluppo della ghiandola mammaria).

“Ho presentato un’interrogazione sulle possibili violazioni che si stanno verificando nell’ospedale Careggi, peraltro a carico di minori, circa la somministrazione di farmaci come la triptorelina per il trattamento della disforia di genere dei bambini. Credo che il Ministero della Sanità potrebbe disporre un’ispezione – dice Gasparri – delle due l’una: o non sta accadendo niente di quello che noi temiamo sia successo, e allora saremo tutti tranquillizzati, o sta accadendo e allora bisogna che qualcuno intervenga per porre fine alla mancanza di un’adeguata assistenza a dei minori. In ogni caso credo che il ministro della Sanità possa attuare iniziative idonee e rapide”.

Massimo Gandolfini, neurochirurgo e psichiatra, presidente Associazione Family Day, rincara la dose: “A seguito della interrogazione del senatore Gasparri in Senato, in cui si chiede come si sta affrontando il delicatissimo tema del trattamento di minori che presentano segni della cosiddetta ‘disforia di genere’ presso l’ospedale Careggi di Firenze, lanciamo un forte appello al ministro della Salute perché si compia un’accurata indagine ispettiva che renda palese se tutte le procedure necessarie vengono svolte con necessario rigore. È evidente che la posta in gioco è delicatissima, trattandosi del benessere psicofisico di soggetti giovanissimi sottoposti a blocco della crescita puberale, che la più recente bibliografia internazionale addita come foriera di gravi conseguenze, spesso dannose ed irreversibili”.

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