Dal Foglio all’Unità: critiche alla Fnsi che si imbavaglia per compiacere i fan di Travaglio

28 Dic 2023 17:15 - di Vittoria Belmonte
Fnsi

Ma come si fa a chiedere ai giornalisti di disertare la conferenza stampa della premier per protesta contro l’emendamento Costa, peraltro non ancora approvato? Se lo chiede oggi Maurizio Crippa sul Foglio esprimendo sconcerto per la posizione della Fnsi. Che – è la sua critica – anziché incalzare con le domande la premier, decide di non chiedere e di non domandare. Insomma il sindacato dei giornalisti chiede ai giornalisti di non fare i giornalisti. Surreale. Come lo è anche, del resto, la pretesa di Fnsi di rappresentare tutti i giornalisti. Anche quelli che considerano l’emendamento Costa, che vieta la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare fino al processo, una legge di civiltà.

Tale è per esempio anche per il direttore dell’Unità Piero Sansonetti, che insieme al Foglio, ha assunto oggi la posizione critica più dura nei confronti di Fnsi. E non solo. “Parliamo della Fnsi, cioè il sindacato giornalisti, parliamo dell’Anm, cioè del partito dei Pm, e poi parliamo dei Cinque Stelle e addirittura del Pd – scrive nel suo editoriale – Dicono che con l’emendamento si torna al Medioevo. Sì, dicono così. E quale sarebbe questo Medioevo? Quello del governo Letta, immagino, quello del Governo Monti. Durante i loro governi, sostenuti soprattutto dal Pd, la legge era esattamente quella che sarà dopo l’approvazione dell’emendamento Costa. Ma – dicono all’unisono giornalisti, Pm e partiti di opposizione – in questo modo i procedimenti giudiziari saranno segreti e il cittadino non potrà sapere. Albamonte, ex capo dell’Anm, sostiene addirittura – sembra di capire da una sua intervista – che l’Italia diventerà come la Cina comunista, dove le persone spariscono sequestrate e annientate dallo Stato. E’ così?”.

No, è la risposta dell’Unità. Non succederà nulla di tutto questo. Semplicemente quelle carte non potranno essere pubblicate col solito copia e incolla fino all’udienza preliminare. Questione di settimane, se la giustizia è veloce. Di mesi, se la giustizia è lenta. Ma il giornalista quelle carte le potrà avere e ci potrà lavorare. E se Marco Travaglio, come ha già annunciato di voler fare, in veste di obiettore pubblicherà quelle carte, allora non farà un solo giorno di prigione, ma se la caverà con 250 euro di multa.

Sansonetti non ha dubbi: la protesta voluta da Fnsi con il Flash mob di giornalisti imbavagliati a Roma davanti al Senato, a Montecitorio e sotto Palazzo Chigi è una “pagliacciata”. Che ha ricevuto il convinto plauso di Nicola Fratoianni, sempre pronto a imbucarsi in ogni protesta contro la maggioranza. Tra l’altro Fnsi ha mutato posizione: non chiede più di disertare la conferenza stampa di Giorgia Meloni che ci sarà il 4 gennaio ma di fare domande sulla legge-bavaglio. Il 3 gennaio si riunirà la Conferenza dei fiduciari e Comitati di redazione per decidere i prossimi passi della protesta.

 

 

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