Covid, più ricoveri ordinari. Il Pd lancia accuse isteriche: colpa del governo se la gente non si vaccina
Ricoveri Covid in crescita negli ospedali italiani. In una settimana il numero dei pazienti ospedalizzati è salito del 25,3%. E’ quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso, la Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere. Si tratta – si legge in una nota Fiaso – per la stragrande maggioranza di pazienti ricoverati nei reparti Covid ordinari. Solo il 3% del totale degli ospedalizzati, infatti, è in terapia intensiva.
Cabina di Regia sulle vaccinazioni: verso open day nazionali?
Un dato che ha spinto la direzione della Prevenzione del ministero della Salute a convocare domani le Regioni per una Cabina di regia straordinaria sul tema delle vaccinazioni e sull’ipotesi di open day nazionali per rilanciarle in modo più robusto.
L’incremento dei ricoveri, pur non gravi, ha subito ridato ossigeno da un lato ai catastrofisti e dall’altro a quanti, come il Pd, sono in cerca di pretesti ogni giorno per attaccare la maggioranza.
Per il Pd la gente non si vaccina per colpa del governo
E’ il caso della senatrice Pd Sandra Zampa che accusa il governo di avere “alimentato una pericolosa cultura anti vax, negazionista e persino criminalizzante nei confronti di quanti hanno operato per fronteggiare proprio grazie a una vaccinazione di massa i rischi derivanti da infezioni covid”.
Gismondo: sui vaccini troppe omissioni, la gente è sfiduciata
Ma siamo certi che sia colpa dell’attuale governo la diffusione di una cultura anti vax? Non la pensa così la virologa Maria Rita Gismondo, dell’ospedale Sacco di Milano. “Avevamo già detto, ai tempi del precedente ministro – dice Gismondo – che la comunicazione sul Covid e la confusione sui vaccini avrebbe creato sfiducia nei cittadini. Ed ecco il risultato: la gente, dopo tutto quello che ha sentito sui vaccini, affermato e smentito, e su quanto è stato nascosto ingiustamente, ora ha un atteggiamento di totale rifiuto. Non crede più in questi vaccini, cosa che invece non sarebbe avvenuta se la comunicazione fosse stata chiara e trasparente”.
No all’obbligo, sì all’informazione
“Purtroppo ci si trova ora a dover pensare nuovamente a degli Open day vaccinali”, sottolinea l’esperta commentando la linea del direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, “non perché siamo nella situazione Covid dei primi Open day, ma per cercare di avvicinare la gente e far capire a cosa serve la vaccinazione. Mi auguro che gli anziani e i fragili possano presto decidere di vaccinarsi ed essere vaccinati, perché il ministero – rimarca Gismondo – ha deciso molto saggiamente di non obbligare più nessuno, ma di informare correttamente. Speriamo – chiosa la specialista – che si riescano a mitigare gli errori della gestione precedente”.