Vergogna rosso sangue a Torino: nel mirino Meloni, Israele e FdI. Testimonial un’ex terrorista
Scene di violenza, guerriglia urbana e vergognose intimidazioni a Torino, in occasione dello sciopero generale: alcuni studenti di estrema sinistra hanno intonato cori contro il governo Meloni e l’assessore regionale di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone, apostrofato “fascista” e già al centro della contestazione dopo i disordini avvenuti nei giorni scorsi all’universià. Tra i cori intonati dagli studenti, anche quelli di solidarietà nei confronti della Palestina e contro il premier israeliano Netanyahu, definito “assassino”.
Intimidazioni, minacce con la benedizione della ex terrorista Leila Khaled
Un gruppo di giovani con i volti incappucciati ha bruciato una bandiera di Israele in centro città, mentre altri hanno bruciato i manifesti con il volto dell’assessore di FdI Marrone. La foto di Meloni e Netanyahu è stata imbrattata di vernice rossa, accompagnata da cori violenti pro Palestina, contro Meloni e Israele. A destare ancora più inquietudine è la “benedizione” al corteo di una ex terrorista palestinese, Leila Khaled, intervenuta in videocollegamento all’università di Torino per dare il suo sostegno alle proteste.
Chi è la ex terrorista: la nota di Foti
«L’unica cosa che può rappresentare il rosso di quella vernice – commenta il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti – è la vergogna che deve provare chi organizza questo tipo di manifestazioni di estrema sinistra che nelle scorse settimane, sempre a Torino, hanno visto la partecipazione della ex terrorista Leila Khaled. Protagonista dei dirottamenti di aerei di linea nel 1969 e nel 1970, Khaled era stata descritta come Dirigente del fronte Popolare per la liberazione della Palestina, considerata organizzazione terroristica dall’Unione europea. Nell’esprimere vicinanza al presidente Meloni, condanniamo queste minacce violente e aspettiamo una netta condanna dai leader delle opposizioni come dal segretario del Pd Elly Schlein e dal leader del M5s Giuseppe Conte», conclude.
Cirio sulle minacce a Torino a Meloni, Israele e l’assessore FdI: “Gesti inqualificabili”
Per il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, quanto accaduto «è inqualificabile: io rispetto le idee di tutti anche quelle più lontane da ogni mio punto di vista, ma trovo che sia inaccettabile che si brucino i manifesti, le bandiere, si blocchino le strade e che si protesti violando le leggi». «Ci sono tanti modi per esprimere il proprio dissenso – prosegue Cirio – la nostra Costituzione è bellissima ed è talmente bella perché contempla il fatto che uno possa dire anche le cose più assurde, ma se lo fa nel rispetto degli altri può dirle ed è giusto che lo possa dire, ma quando esprimi le tue opinioni violando le leggi tutto cambia».
Montaruli contro i manifestanti di Torino: “In piazza contro Meloni e Israele c’erano sciacalli”
Durissima anche la nota di Augusta Montaruli, vicepresidente di Fratelli d’Italia alla Camera ed esponente torinese del partito. «Siamo abituati a coloro che vogliono stravolgere la realtà e cambiare il corso della storia, ma in questo caso si sta esagerando. Protestare è concesso a tutti, ma poi esistono modi diversi di esprimere il proprio pensiero. Insultare, minacciare, far intervenire una terrorista e imbrattare di sangue le foto è da sciacalli». «Mi aspetto – conclude Montaruli – che le forze dell’opposizione che siedono in Parlamento esprimano distanza sia dai contenuti della manifestazione che dall’organizzazione terroristica che vi ha aderito».