Usa, accoltellato in carcere l’agente condannato per la morte di Floyd. Deve scontare 22 anni per omicidio
Derek Chauvin, l’ex agente della polizia di Minneapolis condannato per l’omicidio dell’afroamericano George Floyd nel 2020, è stato accoltellato in una prigione federale a Tucson, in Arizona. Lo riporta la Cnn citando fonti informati sui fatti. Le condizioni di Chauvin sono giudicate stabili.
”I dipendenti intervenuti hanno avviato misure salvavita per un individuo incarcerato” che poi è stato trasferito in un ospedale per cure, spiega il Bureau of Prisons in una nota. Nessun dipendente è rimasto ferito durante l’incidente, aggiunge.
Cuavin è stato condannato a scontare 22 anni e mezzo di carcere. La sentenza è arrivata dal tribunale di Minneapolis che si è pronunciato dopo che Chauvin, alla fine di aprile, era stato ritenuto colpevole di omicidio di secondo grado dalla giuria.
La definì “una sentenza storica” Ben Crump, il legale della famiglia Floyd che così commentò: «Per una volta, un agente di polizia, che ha ingiustamente tolto la vita a un uomo di colore, è stato ritenuto responsabile». «Giorno dopo giorno, anno dopo anno, la polizia uccide i neri senza conseguenze. Ma oggi, con la sentenza di Chauvin, facciamo un significativo passo avanti, qualcosa di inimmaginabile fino a pochissimo tempo fa». «Coloro che hanno alzato la voce per chiedere giustizia per George Floyd devono sapere che il loro attivismo ha fatto la differenza».
Chauvin prima della condanna per la morte di Floyd era stato denunciato 18 volte. Nel corso del fermo di Floyd l’agente di Minneapolis gli aveva tenuto un ginocchio sul collo per nove, lunghissimi, minuti. Una scena straziante è terribile, ripresa in un video. In quei nove minuti Floyd aveva più volte ripetuto di “non riuscire a respirare”. Fino a poco prima di morire.