Strage di Mestre, disposta una perizia cardiaca per l’autista del bus: più volte lamentò problemi
Una nuova perizia medica sarà svolta sul corpo di Alberto Rizzotto, l’autista del bus precipitato dal cavalcavia Superiore di Marghera a Mestre il 3 ottobre, quando sono morte 21 persone e ne sono rimaste ferite 15. Secondo quanto emerso, Rizzotto, anche lui fra le vittime dell’incidente, nelle settimane precedenti il disastro avrebbe fatto ricorso più volte al pronto soccorso, lamentando problemi cardiaci.
La Procura dispone una perizia cardiaca sull’autista della strage di Mestre
Dunque, sebbene l’autopsia non abbia evidenziato tracce di malori, la Procura ha valutato come opportuni ulteriori accertamenti cardiaci, affidando una nuova perizia specifica che dovrà essere presentata come relazione entro il 10 gennaio. In particolare, la sostituta procuratrice Laura Cameli, che coordina le indagini, ha affidato l’incarico alla cardiologa dell’Università di Padova, Cristina Basso.
L’ipotesi di un caso di “morte invisibile”
Oltre all’esame del cuore, la perizia dovrà analizzare nel dettaglio anche la cartella clinica di Rizzotto per ricostruirne la storia medica. La dottoressa Basso è considerata una luminare delle “morti invisibili”, ovvero quelle provocate da problemi cardiaci di difficile diagnosi. Fra i casi che ha affrontato, anche quello del giocatore del Livorno, Piermario Morosini, morto sul campo nell’aprile del 2012, durante una partita a Pescara.