Roma, il richiamo del prof all’alunno degenera in rissa: due pugni atterrano il docente che finisce in ospedale
Un diverbio tra prof e alunno degenera in lite violenta e dall’aula scolastica tracima in quella del tribunale. È finita così tra un professore e un alunno di un istituto tecnico professionale della capitale, teatro di un diverbio degenerato in rissa, con una scazzottata tra docente e studente la cui dinamica è ancora al vaglio della polizia che ha raccolto le testimonianze dei due. Ma se la ricostruzione è ancora incerta, quel che è assolutamente indubitabile è che la notizia della scazzottata nell’istituto di Roma, che arriva a ridosso del caso denunciato in Sardegna, del genitore di un ragazzo che ha preso a testate l’insegnante del figlio, “reo” di averlo rimproverato, non fanno che alimentare l’immagine di una scuola vissuta come una trincea dove tutto può accadere dal minuto dopo il suono della campanella.
Un diverbio tra prof e alunno degenera in lite e finisce in una violenta scazzottata
E dove molto accade, spesso purtroppo, in spregio a autorevolezza e educazione, sempre più oltraggiate e vilipese. Con tanto di rilancio social delle bravate dell’ultimo bullo in azione, o reazione, che dir si voglia. Un ring, quello su cui si staglia la cattedra, dove tra studenti che sparano pallini ad aria compressa contro l’insegnante e raid puntivi di genitori furiosi, l’arbitraggio diventa sempre più difficile. E rispetto al quale ruoli e provvedimenti non sempre riescono scoraggiare e mettere alle corde i violenti di turno.
Il docente ha la peggio e finisce in ospedale: raggiunto da due pugni, cade a terra e sbatte la testa
Ma partiamo dall’ultima vicenda, quella registrata in un un istituto tecnico professionale di una zona “bene” della capitale: Monteverde, il quartiere che svetta sulle pendici del Gianicolo, dove una lite accesa tra prof e studente è sfociata in una colluttazione. Una scazzottata in cui è stato il docente 52enne ad avere la peggio quando, raggiunto da due pugni, è rovinato a terra battendo la testa. Una botta che ha destato subito preoccupazione. E che ha costretto l’uomo al ricovero in ospedale, dove è arrivato in codice rosso. Con il passare delle ore poi, per fortuna, le sue condizioni sono migliorate, e il prof è stato dichiarato fuori pericolo.
Le versioni contrastanti di prof e alunno sulla ricostruzione della lite: indaga la polizia
Nel frattempo, la polizia intervenuta sul caso, ha avuto modo di appurare che il diverbio – scoppiato nella mattinata di lunedì – sarebbe partito da un rimprovero dell’insegnante all’alunno, accusato di dar fastidio ai compagni e di interrompere la lezione. Il ragazzo, a quel punto, avrebbe mal incassato il richiamo e con la sua risposta i toni si sarebbero accesi fino al punto da arrivare alle mani. Così, come riferisce il sito del Tgcom24 registrando la vicenda, « l’insegnante ha colpito per primo il 17enne con uno schiaffo. Il giovane, a sua volta, ha risposto sferrando due pugni al volto del 52enne, che ha perso l’equilibrio e ha sbattuto violentemente la testa sul pavimento».
L’ultimo folle precedente in Sardegna: un genitore prende a testate il prof che aveva rimproverato figlio
Come detto, però, e come sottolinea il sito citato, «la polizia ha raccolto le testimonianze dei due, ricevendo versioni discordanti sull’accaduto. Il minore ha sostenuto di essere stato aggredito e di aver risposto. Il professore ha dichiarato di non aver toccato lo studente, e di essere stato picchiato. Le posizioni del 17enne e del docente sono al vaglio della magistratura». Un caso, insomma, che come anticipato richiama molto da vicino il precedente registrato in Sardegna, dove un professore ha rimproverato uno studente distratto, ricevendo in cambio insulti. E non è finita lì…
Il prof finisce al pronto soccorso, da dove è uscito con una prognosi di 15 giorni
Il ragazzino, infatti, una volta uscito dalla classe è andato a chiamare il padre. L’uomo si è presentato all’ingresso della scuola e ha colpito con una testata il professore di matematica. L’episodio è accaduto ieri mattina all‘istituto Alberghiero di Arbus, nel Sud Sardegna. Il docente, il 56enne Pierpaolo Scanu, è finito al Pronto soccorso di San Gavino dove gli sono stati assegnati 15 giorni di prognosi. Anche il genitore-aggressore si è presentato al Pronto soccorso, ma non ci sarebbe stato bisogno di alcun intervento. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Villacidro. Intanto, l’aggressore sarà denunciato per lesioni e minacce a incaricato di pubblico servizio e interruzione dello stesso servizio.