Reddito di cittadinanza, un’altra frode da 300mila euro: i furbetti non vivevano neanche in Italia
Il reddito di cittadinanza grillino continua a regalare “perle” di irregolarità e di fallimento inauditi. Altri 55 “furbetti” pensavano di farla franca sottraendo indebitamente risorse per oltre 300mila euro. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia hanno individuato i truffatori da rdc in Puglia. Per la precisione i controlli hanno interessato tutto il territorio della regione e sono stati svolti, in particolare, dai Finanzieri del Gruppo di Foggia, della Compagnia di Manfredonia, nonché delle Tenenze di San Nicandro Garganico, Vieste e Torre Fantine. Con tutti casi di irregolarità riscontrate ci si potrebbe scrivere un romanzo.
Reddito di cittadinanza, altri 55 “furbetti” stanati
Ebbene, è stato riscontrato un insieme di dichiarazioni false, che vanno dalla mancanza del requisito della residenza effettiva nel territorio nazionale; alle false dichiarazioni inerenti la composizione del nucleo familiare. Inoltre questi “galantuomini” avevano omesso un particolare non proprio secondario: non avevano dichiarato lo svolgimento di attività lavorative, in diversi casi esercitate in nero. Inoltre alcuni di loro in quanto in stato di detenzione avrebbero dovuto perdere il diritto al reddito di cittadinanza.
Reddito di cittadinanza a detenuti o risiedenti fuori dall’Italia
I percettori indebiti del sussidio grillino sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Foggia per utilizzo di “dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere”; e, contestualmente, sono stati segnalati alla Direzione Provinciale Inps per il recupero delle somme già erogate. Meno di un mese fa un’altra retata. Stavolta di Paperoni. Tra loro anche proprietari di imbarcazioni da diporto e titolari di quote societarie percepivano il reddito di cittadinanza. Terminata la stagione estiva, le Fiamme Gialle Aeronavali di Civitavecchia hanno analizzando i dati fiscali raccolti in mare durante gli oltre 1600 controlli di polizia svolti dalle unità navali nel 2023.
Il precedente un mese fa: retata di “Paperoni”
La Gdf ha sottoposto a controllo incrociato le posizioni fiscali degli armatori delle imbarcazioni da diporto utilizzando le banche dati informatiche a disposizione. Verificando la corrispondenza tra le dichiarazioni tributarie presentate dai soggetti, con il tenore di vita reale i conti non tornano. In questa rete di controlli incrociati sono stati individuati 8 soggetti che hanno reso dichiarazioni false durante la presentazione delle domande per l’ottenimento del reddito di cittadinanza. Conte dovrebbe seppellirsi.