Manzoni tra i “grandi” italiani di Santa Croce a Firenze. L’iscrizione posta accanto a quella di Dante
La memoria dello scrittore Alessandro Manzoni (1785-1873), unita a quella di Dante Alighieri, è da oggi custodita con quella dei ‘Grandi’ di Santa Croce, la chiesa fiorentina immortalata nei “Sepolcri” dal poeta Ugo Foscolo come “tempio delle itale glorie”. Questa mattina, nella basilica francescana di Santa Croce, le Città di Firenze e di Milano, insieme, hanno inaugurato l’iscrizione dedicata al’autore dei “Promessi Sposi” Un giorno scelto non a caso: il 7 novembre del 1628 segna l’inizio del più importante romanzo della cultura italiana, con la narrazione dell’emblematico incontro tra Don Abbondio e i bravi.
Alessandro Manzoni tra i “Grandi” di Santa Croce a Firenze
L’iscrizione dedicata a Manzoni è stata posta a fianco del cenotafio di Dante, sotto lo sguardo pensoso del Sommo Poeta e accanto alla figura fiera dell’Italia. È stata realizzata con marmo di Candoglia, lo stesso della cattedrale di Milano; ed è stata donata dalla Veneranda Fabbrica del Duomo, riporta l’Adnkronos. La scelta è stata proprio quella di celebrare insieme i due padri della lingua italiana, veri protagonisti dell’unificazione linguistica, sociale e culturale del Paese. “Le Città di Milano e Firenze, luoghi mentali del suo ascolto – si legge nell’iscrizione – consacrano la memoria di Alessandro Manzoni unita a quella del Divin nostro Poeta, padre della lingua che i ‘Promessi Sposi’ hanno fatta italiana affidandola a un’intera società, cioè a tutte le classi nel divenire di una città ecumenica illuminata dalla ragione”.
Santa Croce, l’iscrizione dedicata a Manzoni unita a quella di Dante
L’apposizione dell’iscrizione è stata promossa nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni della morte di Manzoni. Il progetto è un’iniziativa condivisa da Fondo Edifici di Culto del ministero dell’Interno, Opera di Santa Croce con la Comunità dei Frati minori Conventuali, Comune di Firenze, Comune di Milano, Centro Nazionale di Studi Manzoniani e Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. La memoria di Manzoni e Dante, nella basilica, si unisce a quella degli altri grandi della letteratura e della cultura italiana: Vittorio Alfieri (il monumento funebre, scolpito da Antonio Canova, è a pochi metri dall’iscrizione); Niccolò Machiavelli, Ugo Foscolo, e poi ancora Michelangelo Buonarroti, Galileo Galilei, Gioacchino Rossini e Leon Battista Alberti.
Dante e Manzoni: i padri della lingua italiana
L’iniziativa celebra anche il profondo legame tra Manzoni e Firenze, mettendo ancora una volta in primo piano il ruolo del fiorentino parlato dalle classi colte nella definizione della scrittura dell’ultima edizione dei “Promessi Sposi” (1840). Nel 1827 Alessandro Manzoni, con tutta la famiglia, è a Firenze dove frequenta e si confronta con il gruppo di uomini di cultura che fanno riferimento al Gabinetto Vieusseux. I suoi preziosi interlocutori sono Gino Capponi e Giovan Battista Niccolini (entrambi sepolti in Santa Croce) ma anche Gaetano Cioni, con cui Manzoni intesse un legame molto stretto. Cristina Acidini, presidente dell’Opera di Santa Croce, ha dichiarato: “Il significato di questa giornata è altissimo, il ricordo perenne di Alessandro Manzoni, collocato accanto al monumento di Dante, rafforza il valore unificante della missione di Santa Croce, luogo simbolico della memoria condivisa del Paese. Ad Alessandro Manzoni e a Dante dobbiamo il patrimonio di una lingua bellissima che accomuna l’Italia, sulle loro opere – che restano di straordinaria attualità – si fonda la cultura del nostro Paese”.